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L’ennesima conferma arriva da un altro studio, pubblicato da “The Cochrane Library”: è confermata l’importanza di una corretta alimentazione associata all’attività fisica, prima e durante la gravidanza per la salute della madre, per il normale sviluppo e accrescimento del feto e per un parto fisiologico.
Quanto deve “pesare” la gravidanza
È assolutamente fisiologico l’aumento del fabbisogno calorico della futura mamma durante i nove mesi che, in una donna normopeso, porta a un aumento di peso di circa 10-12 kg. Un maggiore incremento di peso corporeo, invece, può essere dannoso sia per la mamma sia per il piccolo perché aumenta il rischio di:
· ipertensione,
· compromettere l’esito del parto, con maggior probabilità di taglio cesareo,
· diventare obesi nella vita adulta.
Analizzate oltre 11 mila future mamme
Lo studio è partito da un’analisi di 37 ricerche precedenti (realizzate dall’ottobre 2011 al novembre 2014) che contavano oltre 11 mila donne in dolce attesa. È risultato che l’intervento precoce attraverso programmi di esercizio fisico e dieta nelle donne a rischio, porta a una diminuzione significativa del rischio di ipertensione, di tagli cesarei e del numero di bambini nati oltre i 4 kg di peso. Naturalmente l’attività fisica proposta deve essere compatibile con la gravidanza e, quindi, sì a:
· camminata veloce,
· corsi di aerobica,
· danza,
· pilates.
Gli “sforzi” saranno ricompensati
Si perché una sana alimentazione a inizio gravidanza, con l’eliminazione delle errate abitudini e degli eccessi alimentari, e una regolare attività fisica sono le scelte da fare se si vogliono ottenere un incremento di peso fisiologico e migliori condizioni di salute per se stesse e per il proprio bambino.
Secondo il dottor Tess Lawrie, uno degli autori dello studio, in gravidanza scegliere un percorso di vita salutare è più facile rispetto a tutti gli altri “periodi di vita” perché durante i 9 mesi, le donne sono più predisposte ad ascoltare i consigli forniti dal personale medico e paramedico.