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Interessanti risultati sono derivati da uno studio condotto dal Crea, con il suo Centro di ricerca alimenti e nutrizione, nell’ambito del progetto EPI1000: “Implementazione di un percorso formativo e informativo finalizzato a un approccio integrato epigenetico per la prevenzione nei primi 1000 giorni di vita”, finanziato dal Ministero della Salute. La revisione degli studi esistenti intendeva valutare gli effetti su una gravidanza sicura di stati depressivi e altre patologie mentali delle donne . Sono stati quindi analizzati studi su donne con depressione e patologie mentali, insorte prima e durante la gravidanza.
I rischi dei problemi psichici in gravidanza
Le donne nel periodo perinatale, che va dal concepimento ai 18 mesi di vita del bambino, costituiscono una popolazione particolarmente vulnerabile agli effetti psicologici della pandemia da coronavirus, come risulta del resto anche da un recente ricerca dell’Iss (Istituto superiore di sanità). I dati attuali mostrano, infatti, che circa il 10% delle donne in stato di gravidanza in tutto il mondo ha problemi psichici, spesso aggravatisi in questo periodo. Questa situazione può avere conseguenze su larga scala perché, durante il periodo perinatale, il benessere e la salute mentale della madre – e quindi anche su una gravidanza sicura -, del padre e del bambino sono strettamente correlati. Individuarli e affrontarli è fondamentale per garantire il benessere non soltanto della mamma e del neonato, ma dell’intera famiglia.
La gravidanza sicura parte dalla testa
I risultati della ricerca del Crea evidenziano come le donne che affrontano la gravidanza affette da disturbi psichici hanno un rischio maggiore di aborto spontaneo e altre complicazioni della gravidanza (come per esempio il diabete gestazionale). Qualora, invece, queste problematiche insorgano durante la gravidanza, aumenta la probabilità di nascita pretermine e di basso peso alla nascita del neonato.