Non bisogna sorprendersi se durante la gravidanza i ritmi di sonno e veglia tendono ad alterarsi rispetto alla norma. Stanchezza e sonnolenza durante il giorno, difficoltà ad addormentarsi la sera e una maggiore predisposizione a svegliarsi di notte sono manifestazioni molto comuni e naturali nelle future mamme: esse sono, infatti, determinate da condizioni fisiche e reazioni di tipo psicologico tipiche dell’attesa. Ecco come alleviare il problema con i consigli della dottoressa Daniela Fantini, ginecologa presso il consultorio Cemp di Milano.
La risposta è: molto presto. Questo perché all’origini delle notti in bianco in gravidanza entrano subito in gioco diversi fattori. Ecco quali:
- i mutamenti ormonali attivati a partire dal concepimento: agiscono (in particolare dopo il 4° mese) anche sulla struttura del sonno, riducendone la fase Rem (contraddistinta dall’intensa produzione di sogni e da rapidi movimenti oculari), cosa che si riflette sulla qualità del riposo notturno;
- i disturbi tipici dell’attesa: bruciori di stomaco e nausea, dolori alla schiena, crampi muscolari, aumento dello stimolo a fare la pipì, difficoltà circolatorie interferiscono sui ritmi del sonno;
- il pancione che, per lo più dal 6° mese in poi, obbliga la donna ad assumere posizioni che amplificano ulteriormente le difficoltà di addormentamento e i risvegli notturni.
Esistono poi anche ragioni psicologiche che possono disturbare la qualità del sonno in gravidanza. Tra cui le più frequenti sono:
- l’ansia e l’insicurezza che tante donne tendono a provare all’idea del carico di responsabilità e competenze che si dovranno assumere;
- il timore di possibili problemi nel corso dell’attesa;
- i pensieri ricorrenti relativi al parto e a come si svolgerà, soprattutto nel corso del terzo trimestre.
1. Rispettare orari regolari, cercando di non andare a letto e/o svegliarsi troppo presto o troppo tardi (una volta fissato uno schema cercare di rispettarlo);
2. prima di coricarsi svolgere attività rilassanti: fare una passeggiata, leggere un libro, bere un bicchiere di latte caldo, ascoltare una musica che infonda tranquillità evitando, viceversa, di trascorrere troppe ore davanti alla TV, praticare attività fisiche impegnative, consumare cibi difficilmente digeribili a cena e bere bevande eccitanti (caffè o tè per esempio) già a partire dal tardo pomeriggio;
3. assumere delle posizioni che evitino quanto più possibile la pressione e il fastidio prodotti dall’addome ingrossato. Una delle più indicate è sdraiata sul fianco sinistro con il ginocchio ripiegato;
4. scegliere un materasso abbastanza rigido e sostenuto che impedisca infossamenti del corpo.
Fonti / Bibliografia
- Sonno REM, quali sono le sue caratteristiche? | Humanitas SaluteQuando si dorme gli occhi sono chiusi ma non stanno fermi. In una delle fasi del sonno, infatti, quella REM, i movimenti oculari sono veloci e frequenti. La parola REM è formata dalle iniziali delle parole “rapid eye movement”, ovvero rapidi movimenti dell’occhio, ma le sue peculiarità non finiscono qui: «Questa fase è caratterizzata anche … Continua a leggere