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Che il fumo passivo sia dannoso non è certo una novità. Che faccia particolarmente male in gravidanza nemmeno. Ma che possa addirittura causare aborto e malattie gravi lo sanno in pochi. La conferma arriva da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori americani, del Roswell Park Cancer Institute, pubblicato sulla rivista Tobacco Control.
Lo studio su 80.000 future mamme
La ricerca ha interessato oltre 80 mila mamme. Alcune sono state esposte a fumo passivo, prima e durante la gravidanza, mentre altre no. Gli autori hanno analizzato le loro condizioni di salute prima che rimanessero incinta, durante la gestazione e dopo il parto. Lo scopo era capire se l’esposizione alle sigarette potesse interferire negativamente sulla loro salute.
Confermati i danni
Dall’analisi dei risultati è emerso che effettivamente l’esposizione al fumo passivo in gravidanza comporta una serie di conseguenze negative per la mamma e il bambino. Gli autori hanno scoperto che le mamme che durante la gravidanza sono state esposte alle sigarette, rispetto alle altre, hanno registrato un rischio più elevato del 16% di andare incontro ad aborto spontaneo e del 44% di partorire un bimbo morto. Non solo: avevano il 45% di probabilità in più di gravidanza ectopica, ossia con impianto dell’embrione fuori dalla cavità uterina.
Problemi non solo dal fumo
Gli esperti hanno concluso che durante i nove mesi di attesa bisogna fare attenzione non solo alle sostanze consumate direttamente, ma anche alla qualità dell’aria respirata e dell’ambiente. Infatti, anche questi fattori sono molto importanti per il buon esito della gravidanza.