Argomenti trattati
Le future mamme, durante l’intera gravidanza, devono adottare una serie di piccoli accorgimenti per proteggere il bebè. Ma anche i papà dovrebbero fare altrettanto. In particolare, sarebbe bene che evitassero di esporre la compagna, e dunque anche il piccolo, al fumo passivo. E, invece, quasi la metà di loro non lo fa. Lo rivela un recente studio condotto dalla Basque Research, in tredici centri di ricerca tra Asturie, Guipuzcoa, Sabadell e Valenza, e pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment.
Esaminate le urine
La ricerca ha interessato 1.783 donne incinte. Tutte sono state seguite per l’intera gravidanza e invitate a rispondere a una serie di domande sullo stile di vita seguito e sull’abitudine o meno di fumare. Inoltre, sono state sottoposte alle analisi delle urine, per la misurazione dei livelli di cotinina, biomarcatore del consumo di tabacco. Lo scopo era capire quante donne fossero esposte a fumo passivo o diretto.
Come se si fumasse
Dall’analisi dei risultati, è emerso che gran parte del campione considerato presentava livelli elevati di cotinina nelle urine. Le donne che fumavano, però, erano poche. Nel 55% dei casi, infatti, le future mamme erano esposte al fumo passivo tra le mura domestiche. Il responsabile? Quasi sempre il partner, che fumava in casa, anche in loro presenza.
Crea gravi danni
Il fumo, passivo o diretto, è molto pericoloso per la salute della mamma e soprattutto del bebè. Inoltre, può compromettere il buon esito della gravidanza. Per questo, i ricercatori invitano le gestanti a non fumare e a non stare a stretto contatto con chi fuma. Di conseguenza, se il partner ha l’abitudine di consumare le sigarette, dovrebbe avere l’accortezza di non fumare in casa, nell’automobile e in presenza della compagna.