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Baby brain, ovvero dimenticarsi l’appuntamento con l’amica, scordarsi le chiavi di casa, non riuscire a concentrarsi sul lavoro, versare il caffè nel lavandino invece che nella tazza. E la lista potrebbe continuare…… Avere delle distrazioni, dei vuoti di memoria, può capitare a tutti, ma in gravidanza il fenomeno è molto comune ma… normale.
4 future mamme su 5
Mancanza di concentrazione, fatica a ricordarsi le cose e disattenzione interessano 4 donne incinta su 5. Non consola, ma non deve preoccupare. Se in passato i medici avevano relegato il fenomeno alla stanchezza, adesso si può affermare con certezza che il “baby brain” (questo il termine usato per indicare il problema), esiste davvero.
Il cervello funziona diversamente
È stata dimostrata una differenza sostanziale tra il funzionamento cognitivo generale delle donne in gravidanza rispetto alle donne che non aspettano un bambino. Secondo uno studio condotto dalla Deakin University (Australia), sembra che questo squilibrio sia causato da una riduzione della materia grigia cerebrale.
Dipende dagli sbalzi ormonali
Il baby brain sarebbe da ricondurre allo sbalzo ormonale tipico della gravidanza, che influisce negativamente su alcune abilità cognitive. In pratica, è come se la donna utilizzasse alcune zone del cervello esclusivamente a scopi associati alla nascita del bambino, ossia alla costruzione del legame con il figlio che sta aspettando.
Normalità dopo l’allattamento
Dopo il parto, la situazione torna piano piano alla normalità. Se la mamma allatta, però, occorre più pazienza. Sempre per cause di tipo ormonale, con l’allattamento le attività cognitive, compresa la memoria, hanno bisogno di un tempo maggiore per rimettersi “in sesto”.