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I volumi del corpo che crescono, l’ago della bilancia che sale e la pelle che si tende al punto da “rompersi”. Ecco spiegato in parole semplici quello che può succedere quando si aspetta un bebè: la cute sottoposta a un notevole sforzo si smaglia, lasciando segni visibili che da arrossati diventano con il tempo bianchi e praticamente indelebili. Ma non tutto è perduto. Ecco che cosa si può fare contro le smagliature.
Cosa si deve fare per prevenire le smagliature?
La prevenzione è un’arma potente che può avere la meglio sulle smagliature. A patto di fare le mosse giuste. Ve ne suggeriamo dieci che possono essere d’aiuto per evitare che la pelle si smagli, in gravidanza ma non solo, visto che ci sono molte fasi della vita di una donna in cui è facile che compaiano le smagliature: dalla pubertà, quando il corpo si sviluppa rapidamente, alla menopausa, quando la pelle perde la protezione degli ormoni, si svuota e si indebolisce.
Che differenza c’è tra smagliature rosse e bianche?
Appena formate le smagliature sono di colore rossiccio: quando la pelle si tende al massimo, infatti, diventa così sottile da lasciar intravedere il derma, lo strato sottostante ricco di sangue. Con il tempo la frattura profonda che ha dato origine alla smagliatura si salda; la stria assume una colorazione perlacea, segnale evidente che in quella piccola porzione di pelle il sangue non circola più, proprio come succede per le cicatrici. Agire subito quando le smagliature sono “fresche” e ancora di colore rosso è, quindi, la miglior garanzia che lo strappo si rinsaldi senza che ne restino tracce visibili sulla superficie cutanea. Per ottenere risultati soddisfacenti in questi casi è bene scegliere una formulazione antismagliature ad azione rinforzata da applicare anche due volte al giorno sulle zone interessate. Al contrario più la smagliatura è di vecchia data, più difficile risulta trattarla fino a renderla meno visibile.
Che cosa provoca le smagliature?
Durante l’attesa il rilascio di ormoni come il cortisolo rende la pelle meno elastica e la espone a un rischio maggiore di smagliarsi. Da non dimenticare, comunque, il fatto che esistono pelli che per fattori genetici e costituzionali sono meno elastiche di altre e quindi più facili a cedere durante la gravidanza.
Come eliminare le smagliature fai da te?
– Usa ogni giorno l’idratante: più la pelle è elastica, meno si smaglia. Una cute forte, compatta e tonica, sia pur sottoposta a prove difficili come il dilatarsi dei volumi in gravidanza e il rapido svuotarsi dopo il parto, non si strappa. Al contrario più l’epidermide manca di tono, più diventa soggetta al rischio di smagliarsi quando viene tesa al massimo come succede durante l’attesa. Ecco perché da subito, appena si sa di aspettare un bebè, è fondamentale potenziare l’elasticità della cute, applicando quotidianamente dopo la doccia un trattamento idratante e nutriente. Non solo sulla pancia, visto che sono molte le zone a rischio smagliature: dall’interno delle cosce al seno, dai fianchi fino ai glutei.
– Sì all’antismagliature: le formule cosmetiche messe a punto in maniera specifica per contrastare gli strappi cutanei hanno una decisa azione idratante e nutriente e contribuiscono a mantenere elastico e compatto il tessuto proprio per evitare le smagliature. Si possono usare fin dall’inizio della gravidanza se per natura la cute è fragile, secca e povera di tono oppure iniziare dal secondo trimestre quando l’aumento dei volumi comincia a farsi significativo. Diventano, però, fondamentali nel terzo trimestre, fase della gravidanza che comporta un repentino aumento di peso e un altrettanto rapido tendersi dei tessuti. Inoltre, la forzata inattività dovuta al peso e al volume del pancione ostacola la circolazione e toglie ossigenazione al tessuto cutaneo, rendendolo ancora più fragile e soggetto a smagliarsi.
– Usa gli oli per le smagliature: di mandorle dolci, argan, jojoba, avocado. Gli oli vegetali, essendo affini ai grassi naturalmente presenti sulla cute, vengono assorbiti con facilità così da offrire nutrimento profondo alla pelle e preservarla compatta. Si possono usare nella versione pura, ideale anche per un piacevole e distensivo massaggio, oppure all’interno dei trattamenti antismagliature che li contengono. Nella formula di questi prodotti sono presenti, insieme ai grassi vegetali, anche la vitamina B5, gli aminoacidi, i peptidi e particolari estratti vegetali che agiscono proteggendo le fibre elastiche dalla degradazione e incrementandone la produzione, perché la struttura di sostegno della cute si mantenga compatta e forte.
– Cerca di non ingrassare…: evitare un aumento eccessivo di peso in gravidanza è la prima regola per prevenire gli strappi. Per mantenere tonica la pelle così che non si smagli, è importante poi portare in tavola con regolarità cibi proteici che contengono aminoacidi come la lisina, preziosi per preservare la compattezza della struttura cutanea. Yogurt, frutta, verdura e legumi sono una fonte privilegiata di vitamine, sali minerali e proteine che stimolano le cellule della cute a rinnovarsi. Anche gli acidi grassi presenti nel pesce e negli oli vegetali, che non dovrebbero mai mancare nella dieta di ciascuno ma in attesa in modo particolare, contribuiscono a dare elasticità e tono al tessuto cutaneo.
–… Né di dimagrire troppo in fretta: è una regola che vale sempre e a maggior ragione dopo il parto, quando i tessuti sono già stati provati dallo stress dell’attesa. Anche se la gravidanza ha lasciato qualche chilo in più, infatti, meglio abbandonare l’idea di mettersi a dieta stretta: un calo lento e progressivo della bilancia è sicuramente meno pericoloso per la tonicità della cute di uno consistente e repentino. Ancora più pericoloso per la compattezza del tessuto è l’effetto yo-yo: attenzione, quindi, a evitare da un lato gli eccessi che fanno ingrassare e dall’altro le diete rigide che, oltre a far dimagrire troppo velocemente, limitano il corretto apporto di nutrienti indispensabile per mantenere tonici i tessuti.
– Fai un po’ di movimento: avere un buon tono muscolare facendo attività fisica con regolarità è utile per mantenere la pelle elastica, ma non è garanzia che le smagliature comunque non si formino. Attenzione in ogni caso dopo la nascita del bebè a evitare sforzi troppo decisi e prolungati, come sollevare pesi o usare attrezzi, perché in questo caso la pelle, anziché trarne beneficio, può indebolirsi e smagliarsi.
– Evita lo stress: una costante condizione di tensione stimola la produzione di cortisolo, lo stesso ormone prodotto in gravidanza che favorisce la perdita di tono del tessuto e lo espone maggiormente al rischio di smagliarsi.
– Preferisci la doccia al bagno: le prolungate immersioni in acqua calda disidratano e sfiancano il tessuto cutaneo e così finiscono per favorire le smagliature. Al contrario, alternare sotto la doccia getti caldi e freddi aiuta a stimolare la circolazione, ossigena il tessuto e contribuisce a prevenire le smagliature.
– Metti la crema contro le smagliature tutti i giorni: anche dopo la nascita del bebè e durante l’allattamento il rischio di smagliature resta alto. Il tessuto teso al massimo fino al momento del parto si svuota d’improvviso e questo può favorire la rottura delle fibre elastiche in profondità. Senza contare che per quanto riguarda il seno, il riempirsi e lo svuotarsi per la poppata rappresenta un ripetuto stress per il tessuto che aumenta la possibilità della comparsa delle smagliature. Gli antismagliature andrebbero usati quindi anche dopo la nascita del bebè così da “sostenere” la pelle in tutto il periodo di ritorno alla perfetta forma fisica, obiettivo che spesso si può dire raggiunto solo dopo un anno.
Come si fa a eliminare definitivamente le smagliature?
Le smagliature sono un inestetismo difficile da trattare. Dopo l’allattamento, comunque, si possono provare creme a base di vitamina A che hanno una forte azione stimolante sul rinnovamento cutaneo. Utili anche i fanghi termali che, grazie alla loro ricchezza in sali minerali, promuovono la rigenerazione dei tessuti e danno tono. La medicina estetica poi si rivela di grande aiuto. Dalla radiofrequenza al laser CO2 microfrazionato ablativo fino alla biodermogenesi, le soluzioni offerte negli studi professionali sono diverse e riescono a centrare l’obiettivo rendendo meno visibili anche i segni di vecchia data. Il numero delle sedute e i costi variano in base all’entità del problema; è importante quindi che il medico durante la visita iniziale valuti con attenzione la situazione e proponga un piano di cure precisando il relativo impegno economico.