Argomenti trattati
Più si allentano le misure preventive anti-Covid, più cresce la voglia di un ritocco più o meno consistente soprattutto ora che si va verso l’estate. Ma se fino a qualche tempo fa era impensabile l’idea della chirurgia plastica in gravidanza, oggi, complici anche vip del calibro di Kim Kardashian che si è sottoposta al quinto mese di gravidanza al cosiddetto lifting del vampiro, aumentano le richieste di interventi durante l’attesa. Ecco che cosa si può fare con la chirurgia plastica in gravidanza.
Perché ricorrere alla chirurgia plastica in gravidanza?
È anche questo un segno dei tempi. La ricerca – a volte spasmodica – della perfezione spinge molte donne a non accettare gli inevitabili cambiamenti che il corpo porta con sé nei nove mesi, cercando così soccorso nella chirurgia plastica in gravidanza.
La chirurgia plastica si può fare in gravidanza?
Qualsiasi medico serio la sconsiglia e le ragioni sono più che evidenti. Oltre a una maggior sensibilità durante il periodo, anestesia e farmaci necessari per affrontare qualsiasi intervento di chirurgia plastica sono assolutamente sconsigliati durante l’attesa.
Quali sono gli interventi permessi in gravidanza?
È possibile effettuare trattamenti estetici meno invasivi come per esempio le microiniezioni di acido ialuronico e di altre sostanze vitalizzanti che aiutano la pelle del viso a mantenersi vitale e compatta. Peraltro, non sono nemmeno così utili visto che la cute, grazie all’azione degli ormoni della gravidanza, risulta più luminosa e morbida proprio durante l’attesa.
La chirurgia plastica è concessa in allattamento?
Se il fenomeno degli interventi di chirurgia plastica è ancora limitato a pochi casi durante la gravidanza, stanno crescendo invece le richieste di mastoplastica, addominoplastica e liposuzione post-parto. Anche se non ci si sono controindicazioni particolari, anche in questo caso rimane valida la raccomandazione di procedere con prudenza attendendo il termine dell’allattamento per il bisturi.