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L’alcol fa male, eppure una donna su 10 non vi rinuncia nemmeno durante la gravidanza. Da uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica Acta Obstetricia et Gynecologica Scandinavica, condotto dal Norwegian Institute of Public Health di Oslo su un campione di donne al secondo trimestre di gravidanza è emerso che il 10% delle gestanti fa uso di alcol; addirittura per lo 0,5% di esse si può addirittura parlare di binge drinking, ossia di un consumo compulsivo di alcolici. I possibili rischi di questo comportamento includono parto prematuro, bambini nati sottopeso, sindrome alcolica fetale fino al decesso del piccolo.
Un vizio difficile da abbandonare
Analizzando i dati raccolti alla 17a e alla 30a settimana di gestazione, i ricercatori hanno, infatti, scoperto che il 16% delle donne fa un leggero consumo di alcol durante il primo trimestre, mentre il 12% è addirittura dedito al binge drinking. Se poi la futura mamma è affetta ansia e depressione il consumo di alcolici aumenta e la situazione ovviamente peggiora: sale al 27% quello lieve, mentre schizza al 55% il binge drinking. Negli ultimi due trimestri la presenza di questi disturbi fa lievitare il consumo di alcolici del 28% e il binge drinking del 114%.
L’identikit della mamma “alcolica”
Secondo lo studio a essere più propense ad assumere alcolici in gravidanza sono le donne con reddito basso, quelle il cui partner ha il vizio dell’alcol e quelle che lo consumavano già prima della gravidanza.
Un problema più diffuso di quanto si pensi
È dimostrato che una donna su 25 assume dosi critiche di alcol durante la gravidanza, tanto da mettere a rischio la gravidanza, la salute del nascituro e perfino la vita stessa.