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L’aborto spontaneo è un evento naturale che spesso resta senza un perché. Questo causa nelle coppie un senso di frustrazione e amarezza e suscita, specialmente nelle donne, forti sensi di colpa per non essere riuscite a portare avanti la gravidanza tanto desiderata.
Le cause: dallo stile di vita allo stress
Secondo uno studio condotto a New York, nell’ambito di un programma sull’aborto spontaneo precoce e ricorrente dell’Albert Einstein College of Medicine e del Montefiore Health System, il 22% delle donne pensa che uno stile di vita sbagliato sia la principale causa di aborto. Anche alcuni eventi o comportamenti, come il trasporto di oggetti pesanti, l’uso di un dispositivo intrauterino o di contraccettivi orali o un trauma emotivo, sono spesso additati come fattori di rischio. Il 76% dà la colpa allo stress.
Di certo, solo infezioni e malattie
Cosa c’è di vero? Sulle cause si sta ancora indagando: non è chiaro per il momento il ruolo dello stress, mentre è risaputo che le infezioni, spermatozoi danneggiati, i disturbi ormonali, le malattie autoimmuni e le malformazioni dell’utero possono dare origine ad aborti ricorrenti.
Conta l’età della mamma
Ma il fattore che influisce di più è senza dubbio l’età dell’aspirante madre: il rischio di aborto sale al 50% nelle donne sopra i 45 anni di età, perché l’invecchiamento degli ovuli e la loro progressiva diminuzione aumentano la probabilità di fallimento al momento della fecondazione.
Prima di 3 episodi non si indaga
Secondo linee guida internazionali, fino a 3 episodi di aborto vengono considerati in qualche modo “normali” e se si escludono fattori causali evidenti, non sono previste indagini cliniche di approfondimento. Lo si considera un evento statisticamente possibile. Quindi, purtroppo, l’aborto spontaneo è un evento naturale che spesso resta senza un perché.
Evento forte simile alla perdita di un figlio
Quasi 9 partecipanti al sondaggio su 10 vorrebbero conoscere le ragioni della sciagura, per prevenire casi analoghi in futuro (88%), ma anche perché l’interruzione spontanea di gravidanza rimane un evento emotivamente molto forte: il 36% dei partecipanti pensa che l’impatto sia simile a quello della perdita di un figlio. Superarlo è il primo passo per tentare nuovamente la strada della maternità.