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Vivere in mezzo alla natura, respirare aria pura e fare lunghe passeggiate. Sembra essere questo l’elisir di lunga vita. Lo rivela una ricerca pubblicata sulla rivista medica Environmental Research condotta da Caoimhe Twohig-Bennett e Andy Jones, due scienziati dell’Università dell’Anglia orientale di Norwich (Regno Unito) secondo cui le persone che frequentano regolarmente o abitano vicino agli spazi verdi hanno meno probabilità di ammalarsi rispetto a quelle che risiedono nei centri urbani. Questo stile di vita, in particolare, sarebbe in grado di ridurre il rischio di diabete di tipo II, malattie cardiovascolari, parto pretermine, stress, ipertensione e morte prematura.
Coinvolti 290 milioni di persone
Il maxi studio, che ha coinvolto oltre 290 milioni di persone di 20 paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Spagna, Francia, Germania, Australia e Giappone, spiega che vivere in mezzo alla natura aumenta le probabilità di fare movimento, socializzare, entrare in contatto con microrganismi che stimolano l’attivazione del sistema immunitario, e con i “fitoncidi”, oli essenziali contenuti nel legno che vengono emessi dagli alberi in forma volatile per difendersi dai parassiti. Sottolinea la dottoressa Twohig-Bennett: “probabilmente chi vive vicino agli spazi verdi ha maggiori opportunità di praticare attività fisica e di socializzare. Inoltre, l’esposizione a una diversa varietà di batteri presenti nelle aree naturali può determinare dei benefici per il sistema immunitario e ridurre l’infiammazione.
I bagni nella foresta
Molte ricerche condotte in Giappone suggeriscono che i fintocidi rilasciati dagli alberi (composti organici con proprietà antibatteriche), potrebbero spiegare i benefici dei bagni nella foresta, una terapia molto popolare in Giappone che prevede che i partecipanti trascorrano del tempo seduti, sdraiati o a camminando in mezzo agli alberi, di rafforzare la salute”.