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Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Illinois ha evidenziato che un uso eccessivo di smartphone e tablet da parte dei genitori può influire in modo negativo sul comportamento del bambino. Capricci, agitazione, irrequietezza sono le manifestazioni più comuni nei piccoli.
Attenzione prioritaria sul telefonino
Gli studiosi hanno preso in esame circa 170 famiglie con figli piccoli, per verificare in che misura l’uso della tecnologia da parte dei genitori influisse nel rapporto quotidiano con i bambini. Circa la metà degli intervistati ha ammesso che almeno tre volte al giorno la comunicazione con i figli viene interrotta da tablet e smartphone. Non di rado rispondere a una chat, controllare la posta elettronica, digitare un sms diventa prioritario rispetto a quanto si sta facendo con il bambino.
Serenità dei piccoli a rischio
Le troppe interferenze della tecnologia nella vita famigliare possono ripercuotersi sull’atteggiamento del bambino, in quanto evidentemente minano la sua serenità. In particolare, dalla ricerca americana è emerso che il bambino potrebbe diventare disobbediente, iperattivo, difficile da controllare.
Richiesta di attenzione
“Non stupisce” commenta il dottor Leo Venturelli, pediatra di famiglia. “È ovvio che il bambino non può che sentirsi trascurato quando la mamma o il papà smettono all’improvviso di occuparsi di lui, perché distratti dal telefonino o dal tablet. I comportamenti rilevati dai ricercatori sono la modalità che i piccoli scelgono per richiamare l’attenzione dei genitori”.
Porsi dei limiti
È, dunque, una buona idea imporsi di non esagerare con i dispositivi mobili in presenza del bambino, anche per via dell’esempio negativo che, in caso contrario, gli si darebbe sotto il profilo educativo.