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Un’automobile o un aeroplano telecomandati che non funzionano più. Oppure un trenino, con tanto di rotaie, che non vuole più camminare. Non gettateli nella normale spazzatura: dietro al corretto riciclo dei giocattoli elettrici ed elettronici si nasconde, infatti, una vera fonte di ricchezza. Plastica, vetro, ferro e alluminio – usati ma perfettamente riutilizzabili per una seconda vita – sono solo alcuni dei materiali che possono essere reintrodotti nel ciclo produttivo per dar vita a nuovi oggetti.
Apparecchiature elettriche ed elettroniche
Mamma e papà è bene che lo sappiano, e i bambini più grandi possono ricordarlo loro: non tutti i giocattoli sono uguali. Alcuni, infatti, rientrano nella categoria Aee – Apparecchiature elettriche ed elettroniche – e quando non vengono più utilizzati devono seguire un percorso di smaltimento specifico. Purtroppo, però, sono ancora poche le persone che sanno che questi giocattoli devono essere eliminati con la stessa attenzione che si dedica ai televisori o ai frigoriferi in disuso: a oggi infatti, in Italia, delle 12 mila tonnellate di giocattoli elettronici immesse sul mercato ne vengono riciclate correttamente solo 230, ovvero il 2%.
Non nella spazzatura
La maggior parte dei giocattoli elettrici ed elettronici in disuso viene invece gettata nella normale spazzatura. Niente di più sbagliato: smaltendo questi prodotti nella pattumiera destinata al secco non riciclabile si inquina tantissimo, perché i materiali di cui sono fatti impiegano moltissimi anni per biodegradarsi (basti pensare che una normale busta di plastica per venire smaltita dall’ambiente impiega tra i 100 e i 1.000 anni) e, inoltre, si perde l’opportunità di riutilizzarli per nuove produzioni.