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Una realtà sempre più frequente
Sono sempre più numerosi i figli unici in Italia. Secondo gli ultimi dati disponibili ogni donna in età fertile ha, in media, 1,4 bambini. La decisione di avere un solo figlio dipende da diversi fattori: il progressivo innalzamento dell’età in cui una donna ha il primo bambino (sempre più vicina ai 40 anni) e le condizioni socio-economiche (il costo delle case e degli affitti, gli impieghi precari eccetera).
Non sempre “unico” è sinonimo di “vizio”
Anche se figlio unico, un bambino può comunque crescere senza troppi vizi e con una buona capacità di relazionarsi agli altri coetanei. Molto dipende dall’educazione impartita dai genitori, che dovrebbero sforzarsi di non mettere sempre il figlio al centro dell’attenzione e di superare i sensi di colpa per non avergli dato un fratello o una sorella.
Superare i sensi di colpa
I genitori di un figlio unico hanno il tempo e il modo di occuparsi in maniera privilegiata del proprio bambino. Questo provoca spesso il timore di viziarli troppo, di renderli egocentrici e prepotenti, di farli sentire soli o annoiati. Il problema, secondo gli esperti, sta soprattutto in questa paura che può condizionare i comportamenti quotidiani. Per evitare di viziare il proprio figlio è necessario prima di tutto “lavorare” su se stessi, cercando di vincere quel senso di colpa che, spesso inconsciamente, vivono i genitori che hanno un solo bambino. Non avergli dato sorelle o fratelli non è un torto, ma una scelta consapevole e a volte necessaria. Eliminare il senso di disagio o di inadeguatezza influisce positivamente sulla sua educazione perché distoglie dall’esigenza di compensazione che vivono molti genitori. È questo il maggior pericolo: riempire il bambino di attenzioni e di premure superflue proprio per ricompensarlo della mancanza di fratelli.
Gli errori più frequenti
Ecco nel dettaglio
gli errori che andrebbero evitati per evitare di viziare il figlio unico, facendolo crescere insicuro e incapace di relazionarsi con gli altri.
DIRGLI SEMPRE DI Sì: genitori e anche nonni temono di contrariare il ragazzino e lo assecondano in ogni suo desiderio. In questo modo, però, non lo si abitua ad accettare un rifiuto e lo si rende insicuro.
PROIETTARE SUL FIGLIO LE PROPRIE ASPETTATIVE: molti genitori, spesso inconsciamente, trasferiscono sul figlio loro ambizioni frustrate. Il rischio è di far diventare il ragazzino ansioso e preoccupato di fallire.
PRETENDERE DI ESSERE PER LUI UN FRATELLO: un padre o una madre non devono sostituirsi a quel fratello che non c’è. I ruoli non vanno scardinati, ma sempre rispettati per non confondere il bambino.
NON FARGLI FREQUENTARE ALTRI BIMBI: molti genitori di figli unici tendono a essere troppo apprensivi tenedolo lontano dalle insidie del mondo esterno. Il bambino invece ha bisogno di socializzare con cugini e amichetti proprio per compensare la mancanza di un fratello.
Inoltre, vi proponiamo alcune
regole
, grazie ai consigli dei nostri esperti, affinché il bambino cresca con una buona educazione.