Argomenti trattati
È il figlio unico quello che più rischia di subire gli
errori dei genitori. Essendo solo, è su di loro che si concentrano ansie, aspettative e frustrazioni. Per crescerlo in maniera equilibrata è consigliabile seguire alcune indicazioni di ordine pratico. Niente di straordinario, le stesse regole da impartire a chi ha fratelli e sorelle, ma da applicare con maggiore attenzione.
Mettere in ordine i giocattoli
Quando il bimbo ha finito di giocare, è bene insegnargli a rimettere il giocattolo al suo posto subito, prima di prenderne un altro. Se il bambino è ancora piccolo lo fa la mamma, mostrandoglielo. Già a partire dai due anni, invece, può imparare a farlo da solo. La mamma può convincerlo con dolcezza, senza alzare la voce, spiegandogli per esempio che l’orsacchiotto è stanco e vuole andare a nanna o che la macchinina ha bisogno di essere riportata in garage.
Non lasciare in giro i vestiti
È impossibile pretendere che un bambino piccolo pieghi i propri indumenti. Quando, però, a quattro o cinque anni, impara a cambiarsi da solo, deve iniziare a non lasciare gli abiti dove capita, sul pavimento o in giro per la casa. È sufficiente che li raccolga e che li raduni su una sedia. Con il tempo, imparerà a fare lo sforzo di metterli in ordine e piegarli.
Aspettare il proprio turno per parlare
Un figlio unico è al centro dell’attenzione, soprattutto nelle riunioni di famiglia quando genitori nonni e zii pendono in genere dalle due labbra. Questo comportamento va, però, evitato perché a scuola avviene l’esatto contrario: i bambini sono in tanti e tutti alla pari e sono loro a dover stare zitti e ascoltare le parole dell’insegnante. È quindi importante valorizzare le qualità del proprio figlio, senza esaltarle eccessivamente. Soprattutto già in famiglia è indispensabile insegnargli il rispetto per gli altri. È giusto ascoltarlo se deve parlare, è sbagliato evitare di conversare tra adulti per ascoltare sempre e solo lui. In questo modo gli si insegna a essere assertivo, in caso contrario a scuola si sentirà un frustrato e sarà capace di farsi ascoltare solo alzando la voce.
Rispettare quello che è di tutti
Può capitare che il piccolo rompa il giocattolo di un altro bambino, ma se lo ha fatto di proposito andrebbe punito, anche solo non vedendosene comprare subito un altro. Al bambino va fatto capire, infatti, gli oggetti che sono di tutti vanno rispettati ancora più che i propri. Non sempre è un’impresa facile, perché il bimbo è abituato ad avere tutto per sé. Anche in questo caso è essenziale l’esempio dei genitori (o dei nonni o della baby-sitter): queste figure, nelle occasioni quotidiane possono insegnare al bimbo a non essere prepotente, a chiedere un giocattolo senza sottrarlo con la forza, a essere generoso con i propri e a richiederli con gentilezza.