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Cani e gatti spesso vengono allontanati dal letto perché la loro presenza è considerata poco igienica. Tuttavia molti altri “animaletti”, prettamente “umani” e invisibili a occhio nudo, si annidano tra le lenzuola. Ecco perché bisognerebbe cambiare le lenzuola almeno una volta alla settimana. Questo perlomeno è quanto suggeriscono i risultati di una ricerca dell’Università di New York per evitare un’eccessiva proliferazione di funghi e batteri.
Letto “sovraffollato”
A letto si passa almeno un terzo della propria vita. Cambiare le lenzuola con frequenza, quindi, è essenziale per non ammalarsi: funghi e batteri, infatti, mettono costantemente sotto attacco il nostro sistema immunitario. Ecco qualche dato insospettabile. Ogni anno vengono rilasciati nel letto circa 98 litri di sudore, specialmente d’estate, e l’umidità rende le lenzuola l’habitat ideale per i microrganismi. I cuscini contengono da 4 a 17 tipi differenti di funghi, che vengono a contatto con il nostro apparato respiratorio.
Anche secrezioni corporee
Umidità, pollini, polvere, pelo di animali e lanugine sono a loro volta mezzi di trasporto di altri tipi di batteri, ma anche le secrezioni corporee e l’espettorazione (tosse e starnuti), aumentano l’affollamento dei microbi del letto.
Allergie in agguato
Se la presenza di microrganismi è eccessiva possono scatenarsi reazioni allergiche, in quanto questi batteri sono a stretto contatto con naso e bocca durante il riposo notturno.