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Le bugie iniziano a manifestarsi intorno ai 3 anni quando il bambino non è ancora in grado di distinguere tra realtà e fantasia. Si tratta spesso di un meccanismo di autodifesa che consente al piccolo di modificare situazioni spiacevoli, ancora troppo difficili da fronteggiare. In questa fase il bambino scopre di essere dotato di un pensiero autonomo attraverso il quale può dare libero sfogo alla propria immaginazione. Solo più tardi, tra i 4 e i 6 anni, ha ben chiara la differenza tra il vero e il falso. È soprattutto a questa età che inizia a mentire per ottenere vantaggi o evitare punizioni.
Bugie “buone” e bugie “cattive”
I genitori devono fare particolare attenzione alle bugie raccontate dai bambini, selezionando quelle “sane” da quelle “malsane”. Le prime, indispensabili per lo sviluppo emotivo dei nostri figli, possono nascondere desideri, frustrazioni o paure. Negli ultimi due casi il grande pediatra Marcello Bernardi parlava di “legittima difesa rispetto alla minaccia dell’adulto”. Bugie difensive, insomma, che nascono dal timore dei castighi o da quello di perdere l’approvazione, e perfino l’amore, di mamma e papà. Le bugie “malsane”, invece, sono quelle dettate dalla volontà di ottenere una cosa a qualsiasi costo e in modo del tutto consapevole. Si manifestano a ridosso dell’età scolare e con il passare degli anni diventano più difficili da smascherare.
Come comportarsi
È bene che i bambini imparino a essere sinceri e leali. Per insegnarglielo, però, bisogna considerare la loro età e il contesto in cui nascono le bugie. Dopo i 4 e i 6 anni, quando il bambino inizia a mentire deliberatamente, è importante essere fermi nel condannare questo modo di fare, soprattutto se il fine è di tipo utilitaristico. Ricordatevi che è il gesto da disapprovare, non lui in quanto bugiardo. Un trucco può essere quello di fargli notare che, se continua a raccontare bugie, mamma e papà finiranno per non credergli anche quando dice la verità. Fondamentale è poi la coerenza: la sincerità la si insegna con il buon esempio e i genitori non devono farsi cogliere in fallo. Senz’altro è controproducente eccedere con i castighi perché rischiano di produrre l’effetto contrario: per evitarli il bimbo potrebbe ricorrere alla bugia ancora più spesso.