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Le sculacciate fanno bene ai bambini pestiferi? Spesso anche quando mamma e papà decidono di “punirli”, rimane il dubbio se sia fatta la cosa migliore. Talvolta i genitori si sentono in colpa e “corrono ai ripari” con un regalino. Dunque, qual è il comportamento più corretto? Le punizioni vanno date? E le sculacciate? Gli esperti rispondono: “Ogni tanto fanno bene ai bambini”.
Secondo gli esperti, affinché sia utile ed efficace, la punizione deve essere immediata, singolare, incoraggiante, privata, breve, esecutiva e possibile. Vediamo che cosa vuole dire.
Immediata e singolare
Bisogna legare il rimprovero all’evento in corso, mai rimandare a domani e spiegare ai bambini il perché delle punizioni o delle sculacciate.
Singolare
La punizione non deve essere una routine quotidiana: per essere ricordata deve mantenere un carattere di singolarità.
Incoraggiante, privata ed esecutiva
La punizione deve essere piccola e simbolica e non deve mai umiliare il bambino. Inoltre, non deve colpire l’autostima e la capacità di intrecciare le relazioni con i suoi coetanei, e poi non deve essere pubblica, ma fatta senza spettatori e possibilmente a tu per tu. Infine, minacciare punizioni plateali che poi non vengono mantenute è inutile.
Possibile e breve
Il provvedimento deve essere a misura di bambino e non deve mai riguardare il mangiare o il dormire. Alla prima occasione in cui il bambino dimostra di aver capito bisogna subito ripristinare la pace.
Il miglior castigo
Il castigo deve essere solo una limitazione dei movimenti del bambino o una restrizione della possibilità di gioco. Per esempio “Stai 5 minuti seduto sulla sedia”, o “Ti tolgo la palla per 10 minuti”. In questo modo il bambino capisce che ha esagerato. In ogni caso il castigo deve essere breve e parziale. Ossia se facciamo stare seduto il bambino dobbiamo comunque dargli un foglio su cui disegnare.
Sculacciate solo ogni tanto
Infine, le sculacciate. Ogni tanto uno stop deciso ai bambini può andare bene. Ma bisogna dosarle bene. Perché utilizzare la sberla può indurre il bambino a fare altrettanto. È come se si autorizzasse il bambino a ricorrere alla violenza in altre circostanze. Per questo lo schiaffo, dicono gli esperti, va usato sempre con davvero molta parsimonia.