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Papà che corrono e si rotolano a terra con i figli, mamme che vestono le bambole e fingono di cucinare con i cibi di plastica? Oggi sembrano figure quasi estinte. Secondo un’indagine condotta da Pepita Onlus, cooperativa sociale specializzata nel progettare e realizzare interventi educativi, su richiesta di Hasbro, infatti, durante la settimana in famiglia il tempo per giocare insieme è meno di un’ora al giorno. E per più di tre quarti dei partecipanti questo tempo non è affatto sufficiente. Il risultato è che i bambini si sentono soli: solo il 15% condivide momenti di gioco con papà o mamma, mentre il 22% gioca in completa solitudine.
I bambini vogliono divertirsi con i genitori
Chi pensa che per i bambini l’importante sia giocare, non importa se da soli o in compagnia, si sbaglia. Il 78% dei piccoli intervistati, infatti, vorrebbe avere più tempo a disposizione per divertirsi con mamma e papà e il 60% chiede quotidianamente ai genitori di giocare insieme. Del resto, la quasi totalità dei piccoli coinvolti dell’indagine (il 94%) pensa che giocare voglia dire anche imparare. È normale, dunque, che in questi momenti così importanti voglia avere accanto le due figure di riferimento più importanti.
Mamma e papà sono spesso poco partecipi
Ma mamma e papà come rispondono? Molti dicono di cercare di accontentare i figli e giocare con loro, anche se con scarso interesse e controvoglia. Eppure, il 43% dei genitori si ritiene soddisfatto della quantità di tempo dedicata al gioco, anche se solo il 31% lo reputa di qualità. La maggior parte di loro, infatti, riconosce l’importanza del divertimento condiviso e si rende conto che la realtà non sempre corrisponde al modello ideale: il 67% è consapevole del valore relazionale del gioco e il 69% riconosce appieno il suo valore educativo, ma solo il 26% gioca regolarmente con i figli, mentre il 28% si limita alla mera osservazione dei bambini durante i momenti di gioco.