Babysitter: quali domande fare, come sceglierla e quanto costa all’ora

Angela Bruno A cura di Angela Bruno Pubblicato il 18/09/2024 Aggiornato il 19/09/2024

Un aiuto prezioso per la famiglia, soprattutto nel periodo scolastico per il post scuola o i compiti. È molto importante fare la scelta giusta sia per i bambini che per i genitori. Vediamo insieme come procedere.

Baby sitter

Scegliere una brava babysitter è molto importante per l’equilibrio familiare. Sensibilità, comprensione, affettuosità sono caratteristiche imprescindibili di una tata che dovrà aver a che fare con i bambini ma al tempo stesso c’è anche bisogno di puntualità, precisione, organizzazione e rispetto delle regole (impartite dai genitori).

Sitly, Totata, Babysits sono alcuni dei siti dove cercare una babysitter per i propri figli; è comunque fondamentale fare un colloquio conoscitivo iniziale con domande precise su attitudine e modus operandi. E infine lo step fondamentale per capire se è la persona giusta: l’incontro con i bambini. Vediamo insieme quali domande quando si cerca una babysitter, i costi e come sceglierla.

Dove trovare una babysitter

Molti genitori hanno delle figure di riferimento a cui rivolgersi in caso di necessità, come ad esempio famigliari, nonni, amici o vicini di casa. Questo però non è scontato, inoltre non sempre possiamo contare sull’aiuto fornito in maniera occasionale da queste persone: soprattutto se abbiamo bisogno di una presenza costante avremo bisogno di rivolgerci ad una tata. Ma dove trovare una brava babysitter? Esistono siti specializzati che si occupano proprio di mettere in contatto le babysitter e le famiglie che hanno bisogno di questa figura professionale.

Tra i più conosciuti ci sono:

Non bisogna però trascurare il potere del passaparola e le pagine Facebook di quartiere, su cui spesso possiamo trovare annunci di babysitter che lavorano nelle vicinanze oppure sulle quali possiamo chiedere i contatti di tate della zona, spesso suggeriti da persone che possono anche raccontare la propria esperienza lasciando così un prezioso feedback. Ci sono poi le bacheche di scuole, asili e biblioteche, che spesso si rivelano una buona fonte di contatti utili.

Paga oraria o stipendio mensile

Quando ci si chiede quanto costa una babysitter bisogna considerare che ci sono molti fattori che possono incidere. Il prezzo del suo lavoro, infatti, può variare in base a:

  • esperienza
  • età della babysitter
  • età del bambino o dei bambini da seguire
  • il numero di bimbi di cui deve prendersi cura
  • la presenza di eventuali animali in casa
  • se vengono richiesti altri servizi come l’aiuto per i compiti, cucinare, svolgere le faccende domestiche o accompagnare e riprendere i bambini in auto.

Ci sono poi due modalità per pagare la tata: a forfait o a ore. La tariffa a forfait (mensile o settimanale) viene in genere preferita quando la collaborazione è continuativa e prolungata, mentre si tende a pagare una tariffa oraria quando si tratta di poche ore al giorno o di un impegno saltuario.

tata

Secondo il sito Babysits, la tariffa oraria media in Italia nel 2023 è di 7,84 euro l’ora, ma questo prezzo può variare in base agli elementi che abbiamo elencato e anche alla zona geografica in cui ci si trova. A Milano e Venezia, ad esempio, la tariffa oraria arriva a 8,15 euro, mentre a Bari si spendono 7,47 euro l’ora. Secondo altre fonti, invece, la tariffa oraria media in Italia è di circa 10 euro, sempre con una differenza di costo tra il Nord e il Sud Italia. In generale, però, è bene sapere che non c’è un prezziario ufficiale, quindi il compenso può essere concordato tra le parti.

Come scegliere la babysitter giusta

Ogni famiglia ha le sue esigenze, quindi anche i criteri di giudizio per scegliere la babysitter potrebbero essere diversi. Facciamo un vademecum delle caratteristiche papabili, a seconda delle esigenze

  • Età della candidata: non ci sono regole assolute, ma in molti ritengono che l’età ideale sia all’incirca tra i 25 e i 45 anni, in modo da poter contare su una persona con esperienza ma con tutta l’energia necessaria per giocare e divertirsi con i bambini.
  • Mansioni da svolgere: avrà a che fare con un neonato o con un bambino in età scolare? Dovrà essere d’aiuto anche nei compiti oppure cucinare? Le variabili sono davvero tante!
  • Formazione: se la babysitter ha a che fare con bambini piccoli o molto piccoli, è sicuramente importante che abbia frequentato un corso di disostruzione pediatrica.
  • Referenze: mai sottovalutare il feedback dei precedenti datori di lavoro. Saranno importanti per capire il livello di esperienza e le attitudini della persona che avete di fronte.
  • Affidarsi all’istinto: fate comunque tutte le valutazioni utili ma trattandosi di una persona a cui affiderete i vostri bambini e con cui dovrete collaborare riguardo alla loro educazione, è molto importante che vi ispiri un sentimento immediato di fiducia.

Quali domande fare al colloquio con la babysitter

Il primo colloquio con le candidate che avrete individuato per il ruolo di tata del vostro bambino o dei vostri bambini potrà avvenire anche telefonicamente. Questo primo, breve appuntamento servirà ad ottenere alcune informazioni importanti, come ad esempio la reale disponibilità della baby sitter, la sua flessibilità di fronte ad eventuali “emergenze” o disguidi dell’ultimo minuto, se ha la patente e da quanto tempo, se ha referenze da mostrare.

Non dimenticate di chiarire quali sono le vostre esigenze e quali sarebbero le mansioni che vorreste che svolgesse, in modo da capire se siete allineati. Si può poi passare ad un incontro di persona, nel corso del quale si possono porre alcune domande che ci permetteranno di capire se è la baby sitter giusta per la propria famiglia.

Alcune domande che si possono porre? Vediamole insieme:

  • Da quanto tempo fai la baby sitter?
  • Perché fai questo lavoro? Cosa ami di più di questa professione?
  • Con quali fasce di età hai più esperienza?
  • Quali sono i motivi per cui si è interrotto il precedente rapporto di lavoro?
  • Come organizzeresti un pomeriggio o una giornata con il bambino?
  • Pensi che i bambini debbano essere sgridati o puniti?
  • Come reagiresti di fronte ad un capriccio prolungato?
  • Cosa faresti con un bambino che non vuole mangiare, dormire o lavarsi?
  • Quale pensi che sia il momento più difficile che hai vissuto come baby sitter?
  • Hai mai dovuto affrontare una situazione di emergenza o di pericolo?
  • Come agiresti in caso di incidente, ad esempio una botta in testa, un taglio o una scottatura?

Come capire se è una ragazza affidabile

La stragrande maggioranza delle famiglie italiane si avvale di una babysitter, come risulta da un sondaggio di Sitly.it, piattaforma di ricerca babysitter presente in Italia dal 2013, secondo cui il 78% dei genitori intervistati necessita di una babysitter per poter tornare al lavoro.

La regione con la richiesta più alta è la Lombardia, seguita da Lazio, Emilia Romagna, Sicilia, Toscana, Piemonte e Veneto. Ma com’è la baby sitter ideale? Sempre stando al sondaggio deve essere affidabile, disponibile e paziente.

Secondo gli esperti, è importante che la tata sia gentile ed educata con grandi e piccoli e che sappia comunicare con i bambini: non deve urlare né parlare con una voce acuta, ma deve avere sempre un tono calmo e pacato. Deve inoltre essere la prima a dare il buon esempio seguendo le regole della casa, deve dimostrare di comprendere le emozioni del bambino e deve empatizzare con lui.

La brava babysitter è in grado anche di comunicare con i genitori, dando un resoconto dettagliato di ciò che ha fatto durante il giorno con i bambini. Per capire se è la scelta giusta, basta osservare i propri figli quando si torna a casa: se sono allegri e spensierati, se raccontano ciò che hanno fatto, se hanno già mangiato quando l’ora della cena è passata, allora probabilmente si tratta della baby sitter giusta.

In copertina foto di Andrea Piacquadio da Pexels

 

In sintesi

Sono molte le famiglie che hanno bisogno del supporto di una baby sitter, ma come trovare la persona giusta per accudire i propri bambini? Quali sono le domande giuste da porre per conoscersi meglio? E infine: quanto costa una baby sitter all’ora? 

 

 

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