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Parti di giocattoli o di cibo sono gli oggetti che ingeriti possono determinare il soffocamento, causa di morte e disabilità permanente soprattutto nei bambini di età inferiore ai 3 anni. Secondo i dati disponibili sono 50 i bambini, di cui 30 sotto i 4 anni, che ogni anno muoiono in Italia per incidenti evitabili, come per il soffocamento causato da un boccone o da un oggetto ingerito. Secondo gli esperti per combattere queste morti evitabili servirebbe rendere obbligatoria la formazione almeno nelle scuole o per chi lavora in luoghi frequentati dai bambini.
Necessaria una formazione adeguata
In Italia molte scuole elementari e asili pubblici e privati sono ancora privi della formazione adeguata per ciò che riguarda l’abilitazione alle manovre di disostruzione pediatriche che provocano il soffocamento, come la manovra di Heimlich e di rianimazione, perché questa formazione ad oggi è facoltativa e a discrezione del dirigente scolastico.
Le morti accidentali
Secondo i dati ufficiali dell’Istat, il 27% delle morti classificate come “accidentali” nei bambini da 0 a 4 anni avviene per soffocamento causato da inalazione di cibo o di corpi estranei. Passando nelle fasce d’età 5-9 anni e 10-14 anni, la percentuale di morti per soffocamento diminuisce progressivamente (11,5% e 4,7%), ma rimane comunque tra le più significative tra le cause accidentali. Nella fascia di età tra 0 e 4 anni, l’inalazione di corpi estranei è la seconda causa di morte accidentale dopo gli incidenti stradali.
Come prevenire il fenomeno
Secondo gli esperti molti eventi si potrebbero prevenire in particolare scegliendo gli alimenti giusti rispetto alle capacità di masticazione del bambino per evitare che pezzi troppo grandi possano essere inavvertitamente inalati. E ancora: dare sempre ai bambini un giocattolo idoneo alla loro età. Anche in questo caso parti troppo piccole o smontabili possono essere inalate con grave rischio di ostruzione delle vie aeree. I giocattoli fabbricati o importati in Italia devono aver superato il test sicurezza delle dimensioni mediante il “cilindro prova” che simula le dimensioni della trachea di un bambino di tre anni: le parti che riescono a entrare nel cilindro, senza pressione esterna, non devono essere proposte a piccoli di età inferiore a 3 anni.