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15 consigli utili + 8 tips per trascorrere delle vacanze serene con i vostri figli, che siano piccolissimi o grandi. Mare o montagna, lago o campagna. Qualunque sia la destinazione, andare in vacanza con neonati e bambini può essere un’esperienza serena e rilassante per tutti se mamme e papà adottano qualche piccola precauzione. Vediamo quindi insieme agli esperti della SIN, Società Italiana di Neonatologia e con i pediatri dell’ospedale Bambino Gesù di Roma i consigli utili e i tips da seguire per una vacanza in tutto relax per grandi e piccini.
In vacanza con un neonato: 15 consigli utili
Basta qualche accorgimento per trascorrere giornate serene con i più piccoli in vacanza. Eccoli in 15 punti.
1.Per mettersi in viaggio meglio attendere i dieci giorni
In realtà, confermano i neonatologi della SIN, non c’è un momento preciso in cui per il neonato è possibile viaggiare. Aspettare i dieci giorni di vita è, però, una precauzione dal momento che alcune condizioni come l’avvio dell’allattamento, il calo ponderale, la possibile comparsa di ittero, potrebbero suggerire la necessità di rivolgersi al pediatra di riferimento.
2. Scegliete con attenzione dove e quando
Qual è la meta ideale per andare in vacanza con un neonato? Non ci sono luoghi più o meno raccomandati, ma per ogni destinazione è opportuno adottare le giuste precauzioni. Ovviamente sono da escludere dall’elenco delle possibili scelte località eccessivamente affollate e rumorose, ma anche luoghi lacustri o tropicali dove ci sono molti insetti che potrebbero infastidire il piccolo. Per quanto riguarda il periodo è importante tener conto dei tempi per le vaccinazioni così da rispettare il calendario vaccinale evitando di ritardare troppo le date.
3. In montagna, non ad alta quota
Offre un clima fresco e consente le prime passeggiate nel verde: la montagna rappresenta quindi un’ottima scelta per le prime vacanze con il bebè, ma meglio evitare altitudini oltre i 2000 metri. Perché l’organismo del neonato si adatti al cambio di altitudine e di atmosfera ideale è programmare una vacanza che duri almeno una settimana, evitando il mordi e fuggi del week end. Anche la campagna offre clima temperato e silenzio che conciliano il sonno del bebè.
4. Al mare no a sole e bagni
Con il neonato si può anche prevedere una vacanza al mare a patto di uscire solo nelle ore meno calde e di non esporre mai il bebè al sole diretto. Via libera quindi alla spiaggia, rigorosamente con ombrellone, di prima mattina e al tramonto. Sconsigliati nei primi mesi di vita anche i bagni in mare e in piscina a causa della temperatura non adatta e alla possibile contaminazione delle acque.
5. In auto con le opportune soste
I neogenitori si chiedono spesso quale sia il mezzo più adatto agli spostamenti per andare in vacanza con un neonato. L’auto è sicuramente ok a patto che all’interno dell’abitacolo ci siano le giuste condizioni climatiche. Meglio quindi viaggiare nelle ore meno calde della giornata, tenere l’auto all’ombra durante le soste, regolare l’aria condizionata perché non ci sia troppo freddo. Importante prevedere poi uno stop ogni due-tre ore e fermarsi sempre per la poppata. Ovviamente il neonato deve viaggiare, come da regolamento del Codice della Strada, alloggiato nel suo ovetto o navicella fissati al sedile tenendo conto che fino a nove chili di peso i piccoli devono viaggiare in senso contrario a quello di marcia.
6. In aereo occhio alle orecchie
E i viaggi in aereo? Molti li sconsigliano ritenendoli stressanti per il neonato. Non esiste, però, una controindicazione assoluta all’impiego dell’aereo che al contrario diventa opportuno per “tagliare” sui tempi di viaggio. Attenzione solo durante il viaggio a coprire bene il neonato e durante il decollo e l’atterraggio a farlo succhiare, il seno o il ciuccio, così da evitare che i cambiamenti di pressione creino dolore e fastidio alle orecchie.
7. Attenzione alla disidratazione
Il neonato allattato al seno o con latte artificiale ha tutto quanto gli occorre per mantenere il giusto equilibrio idrico. Importante se lo si vede irrequieto proporgli il seno o il biberon con maggior frequenza del solito. E se si nota che il pannolino è asciutto, che le mucose sono secche, la fontanella presenta un avvallamento o che il bebè è molto irritabile o al contrario sonnolento, meglio rivolgersi al pediatra: tutti questi sono segnali di disidratazione da affrontare subito.
8. No all’esposizione diretta al sole
La prevenzione di scottature, eritemi, arrossamenti e colpi di calore ha nei neonati una sola arma: non esporli in maniera diretta al sole, in nessuna situazione. Le creme solari, formulate in maniera apposita per i più piccoli, possono essere usate solo dopo i sei mesi e in situazione di esposizione non diretta quando, per esempio, passeggiando per strada il piccolo viene raggiunto dai raggi.
9. Sì al condizionatore ma con criterio
Non è vietato ma va usato con alcune precauzioni quando in casa c’è un bebè. Innanzitutto, occorre pulire i filtri prima di azionarlo dopo una lunga pausa; la temperatura non deve essere troppo bassa rispetto a quella esterna e comunque non dovrebbe mai scendere sotto i 22-23 gradi. Attenzione poi a non indirizzare il getto verso il piccolo ma verso l’alto, a non seccare eccessivamente l’aria e ad arieggiare di frequente gli ambienti climatizzati.
10. Gli indumenti? Meglio chiari e leggeri
Si tende a credere che i neonati percepiscano più freddo rispetto a bambini e adulti. Ma non è così. In valigia quindi, inutile mettere indumenti molto pesanti a meno che non si preveda una vacanza in montagna dove il clima facilmente può diventare molto fresco. Per zone calde e soleggiate meglio un abbigliamento leggero e chiaro, in cotone o altre fibre naturali: in valigia non va dimenticato poi un cappellino a falda ampia per proteggere gli occhi e la testa dai colpi di calore, una copertina e un capo più pesantino per le serate fresche.
11. Create una barriera anti-insetti
Soprattutto nelle ore serale gli insetti possono essere un forte disturbo per i bebè. In vacanza con i neonati ricordate, quindi, di portare zanzariere da mettere sulle culle, sui passeggini e possibilmente anche alle finestre. Si possono anche utilizzare alcuni dispositivi come i piccoli adesivi da mettere vicino al neonato a base di oli naturali repellenti come quelli di eucalipto, geranio e citronella ma sono da evitare i dispositivi che emanano sostanze chimiche e gli spray repellenti da usare sulla pelle.
12. Per la mini-farmacia chiedere consigli al pediatra
Il fai-da-te nelle cure con un neonato è sempre da evitare. Qualsiasi problematica possa emergere in vacanza va, quindi, sempre affrontata facendo ricorso al pediatra. È sempre il pediatra, infatti, l’unica figura che può consigliare e prescrivere farmaci quando occorre. Nella farmacia delle vacanze si può portare, quindi, quello che serve per l’igiene del bebè come la soluzione fisiologica per i lavaggi nasali e una crema contro i piccoli arrossamenti della pelle.
13. Fate esperienze insieme
La vacanza è il periodo ideale per dedicarsi a tutta una serie di attività che favoriscono il benessere del piccolo. L’elenco è lungo e va dal tummy time alle passeggiate nel verde con la fascia, dalle letture ad alta voce ai massaggi con un olio apposito per bebè. Non fatevi sfuggire l’occasione per fare vivere ai bebè esperienze uniche come sentire la voce di mamma e papà con il sottofondo delle onde o del frusciare delle foglie.
14. Non trascurate fratelli e sorelle
Anche se un neonato catalizza in genere tutta l’attenzione non dimenticatevi degli altri componenti della famiglia, in particolare fratelli e sorelle più grandi. Cercate di ritagliare momenti dedicati esclusivamente a loro in modo che non si sentano trascurati.
15. Pensate anche a voi
Il periodo dopo la nascita non è facile per entrambi i genitori. È un bene, quindi, prendere tutte le precauzioni perché in vacanza il neonato possa stare bene senza mai dimenticarsi però che i figli hanno innanzitutto bisogno di genitori sereni. La vacanza può diventare, quindi, il momento ideale per riposare e godersi momenti speciali con il nuovo arrivato: cercate il più possibile di non rovinarla con ansie, dubbi e apprensioni.
8 tips per una vacanza con i bambini
Anche quando i piccoli crescono, resta sempre qualche dubbio su come gestire al meglio una vacanza con i bambini. Questi i consigli dei pediatri dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.
1. Le ore in cui uscire e quelle da evitare
Nel caso ci si trovi in vacanza in città d’arte o comunque in località marine molto calde sono sempre da evitare per le uscite le ore centrali della giornata in cui le temperature risultano più elevate e diventa più facile che i piccoli siano esposti a pericolosi colpi di calore.
2. I consigli contro il mal d’auto
È frequente che i piccoli ne soffrano soprattutto tra i 3 e i 12 anni. Per prevenire il mal d’auto è bene partire presto quando il bimbo ha ancora sonno e può addormentarsi in macchina. Attenzione agli odori forti come i deodoranti per auto o l’aria viziata che possono acuire il fastidio. Prima di partire meglio far fare al piccolo uno spuntino con cibi secchi e riproporlo di frequente anche durante il viaggio limitandosi a piccoli sorsi di acqua non fredda. È utile cercare di distrarre il bimbo con giochi, canzoni, letture di storie e in ogni caso prevedere una sosta ogni due-tre ore. Nei viaggi più lunghi, in casi selezionati e su prescrizione del pediatra, si può somministrare mezz’ora prima della partenza un farmaco per il mal d’auto, ripetibile dopo 4-6 ore, oppure dare una gomma da masticare contenete il farmaco quando compaiono i primi sintomi.
3. La giusta altitudine
Vacanza in montagna? I bambini hanno la stessa tolleranza dell’adulto per l’alta quota, se sono sani e hanno più di tre mesi. Prima di questo periodo, infatti, meglio restare a bassa quota. Tra i 3 e i 24 mesi si può arrivare fino a 2000 metri, tra i 2 e i 5 anni fino a 2500 metri e in seguito salire anche più in alto. È sconsigliabile, comunque, con i bambini fino ai 3 anni l’uso di cabinovie e funivie veloci.
4. Mai al sole tra le 10.30 e le 18.30
Il sole è una preziosa risorsa per i più piccoli: l’esposizione stimola, infatti, la sintesi della vitamina D che a sua volta favorisce l’assorbimento del calcio e la sua deposizione nelle ossa. Tra i sei mesi e i due anni, però, la pelle dei piccoli non ha ancora le giuste difese contro i raggi Uv: l’esposizione al sole è sconsigliata nelle ore in cui l’irraggiamento è più forte, tra le 10.30 e le 18.30.
5. Attenzione agli sbalzi di temperatura
I bambini piccoli hanno difficoltà a mantenere una temperatura costante e soffrono, quindi, in modo particolare il caldo. Meglio vestirli con abiti leggeri, in tessuti naturali traspiranti, come il cotone e il lino, preferibilmente di colore chiaro. Particolare attenzione va prestata, però, agli sbalzi di temperatura: meglio coprirli quando si entra in un luogo con aria condizionata, soprattutto se sono sudati e se la permanenza è lunga.
6. La tavola delle giornate torride
In vacanza è facile che i piccoli sgarrino un po’ dalla consueta alimentazione. Anche questo, del resto, è sinonimo di vacanza ma attenzione al consumo di cibi troppo grassi. Sono sempre da limitare a favore di carboidrati semplici più digeribili, frutta e verdura che apportano acqua e sali minerali e aiutano a prevenire la disidratazione. Attenzione alle bevande fredde, a quelle gassate e troppo dolci: meglio proporre ai bambini spremute fresche, centrifugati, succhi senza zucchero.
7. Per il bagno meglio rispettare le canoniche due ore dopo il pasto
Bisogna sempre tenere conto che la digestione è un’attività complessa che richiama sangue verso l’apparato digerente sottraendolo ad altre parti. In fase di digestione quindi se ci si immerge in acqua, soprattutto se è fredda, si possono avere crampi, nausea, vomito fino alla sincope. Non ci sono dati scientifici su quanto sia bene aspettare ma il buon senso è sempre un’ottima guida; se il pasto è stato ricco e abbondante meglio attendere le canoniche due ore mentre basta anche meno di un’ora se il bimbo ha mangiato un gelato, un frutto, un paio di biscotti.
8. In caso di incontri indesiderati con insetti e altri animali
Punture di insetti, contatti con meduse e tracine possono essere frequenti in vacanza e causare non pochi problemi se non vengono trattati in maniera opportuna. In caso di puntura di zanzara si può applicare un gel di cloruro di alluminio al 5%, che ha un’azione sia sul prurito sia sulla tumefazione. Bene anche per i classici impacchi di ghiaccio da tenere sulla parte per qualche secondo. In caso di un incontro spiacevole con una medusa è importante grattare con una tessera di plastica le zone della cute venute a contatto con i tentacoli per impedire alla tossina di penetrare ed entrare in circolo. Utile poi applicare sabbia calda visto che la tossina è sensibile al calore e detergere, infine, la parte con acqua salata consultando eventualmente il medico in caso di reazioni gravi. La puntura della spina dorsale della tracina, pesce che vive nel fondale sabbioso del mare, provoca un forte dolore per via della tossina liberata. La zona punta si gonfia e si arrossa ma a volte possono anche comparire difficoltà a muovere l’arto, nausea, fatica a respirare. Dal momento che la tossina della tracina è termolabile per neutralizzarla si può immergere il piede in acqua calda: è bene comunque rivolgersi al medico se la zona permane rossa o in presenza di altri sintomi.
Fonti / Bibliografia
- Estate e bambini: i consigli degli esperti - Ospedale Pediatrico Bambino GesùDal mare alla montagna, quanto aspettare prima di fare il bagno, cosa fare in caso di punture di insetto o medusa, i viaggi in auto: i consigli per un'estate a misura di bambino