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A rivelarlo è uno studio della Central Queensland University di Wayville, in Australia, pubblicato su Human Nature, secondo cui occorrerebbe sfatare il tabù del letto visto come un luogo privato… condivisione è la parola d’ordine: con i figli ma anche con i propri animali domestici. E, a quanto pare, il tutto con alcuni benefici e zero rischio di perdere il sonno. E allora? Tutti nel lettone!
Favorevoli e contrari
È una questione a lungo dibattuta tra favorevoli e contrari, ma – stando perlomeno a quest’ultima ricerca – concedere un po’ di spazio ai propri figli nel letto matrimoniale potrebbe avere ripercussioni positive su tutta la famiglia, migliorando il benessere individuale e rinsaldando i rapporti e le relazioni sociali.
Radici antiche
Dopotutto, non stiamo parlando di nulla di nuovo. L’uomo ha dormito in compagnia fin dall’antichità e molte culture lo fanno tutt’oggi. Considerare il letto come qualcosa di intimo è una concezione prettamente occidentale, legata all’idea di non riuscire a riposare bene. I ricercatori australiani hanno preso in esame gli effetti del condividere il letto con figli e animali e constatato come, al netto degli svantaggi, dormire in compagnia presenti anche dei vantaggi, che spesso non vengono presi in considerazione, o a cui non si presta troppa attenzione.
Benefici per tutti
Come illustrato da Bradley Smith, uno degli autori dello studio, non va dimenticato che dormire con gli altri ha una funzione riproduttiva fondamentale per la sopravvivenza del genere umano. Condividere il letto funge inoltre da supporto fisiologico per la qualità e la quantità del sonno, aspetti essenziali per il benessere e la salute. Smith è il primo a condividere il letto con l’intera famiglia, compreso il bassotto di casa. Il suggerimento? Tutti nel lettone e dimentichiamoci delle preoccupazioni legate ai preconcetti che dormire con un animale possa fare male, per concentrarsi maggiormente sui benefici che il sonno condiviso restituisce.