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Le vacanze natalizie ormai alle porte inaugurano la stagione delle settimane bianche. Da affrontare con qualche precauzione in più da chi soffre di cuore, senza per questo rinunciare alla vacanza sulla neve, perché il freddo intenso può rappresentare un pericolo per la salute.
La risposta dell’organismo al freddo
In presenza di temperature rigide il nostro organismo mette in atto una serie di misure per proteggersi: riduce il quantitativo di sangue che circola a livello cutaneo, dove il freddo esterno finirebbe per “raffreddarlo” troppo, e lo convoglia verso i visceri e gli organi più importanti. I piccoli vasi sanguigni si restringono per evitare la dispersione del calore corporeo e tenere gli organi al caldo e il cuore è costretto a faticare di più per rispondere alla resistenza che il sangue incontra nel suo “viaggio” verso gli organi periferici del corpo. Questo meccanismo non crea generalmente problemi, ma in chi soffre di malattie cardiache può mettere in difficoltà il sistema circolatorio.
Altitudine e cuore
In alta quota diminuisce la disponibilità di ossigeno presente nell’aria e, proprio per compensare questa mancanza, il cuore lavora di più per fornire comunque ai polmoni l’ossigeno necessario e sale la pressione arteriosa. Inoltre, in alta quota la capacità dell’organismo di utilizzare l’ossigeno è limitata. Ci si trova così ad avere, da un lato meno ossigeno a disposizione, e dall’altro un’inferiore capacità di utilizzarlo. Tutto questo genera alterazioni significative a livello cardiovascolare, fino a mettere a rischio di infarto e ictus chi ha già problematiche cardiocircolatorie.
I rischi dello sforzo fisico
In presenza di un restringimento nelle coronarie (arterie) causato dalle placche di grasso e tessuto (aterosclerosi) o di un ispessimento del cuore conseguente all’ipertensione arteriosa (ipertrofia cardiaca), il freddo magari associate a un’attività fisica, può comportare la comparsa di dolore toracico o mancanza di respiro.
Cresce il rischio di infarto
L’American hearth association ha sottolineato come la combinazione di freddo e sforzo fisico aumentino il rischio di infarto. Gli scienziati hanno scoperto, infatti, che a ogni riduzione di 1,8 gradi della temperatura in un solo giorno sono associati circa 200 attacchi di cuore in più. La ragione di potrebbe risiedere nella maggiore pressione necessaria al cuore per pompare il sangue.