Sos infezioni sessuali: un milione di nuovi casi al giorno

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 01/08/2019 Aggiornato il 01/08/2019

Un rapporto rivela che la diffusione delle infezioni sessuali non accenna a diminuire. Ecco le regole di prevenzione da seguire

Sos infezioni sessuali: un milione di nuovi casi al giorno

Sesso protetto? Ancora oggi sembra utopia. Infatti, ogni giorno nel mondo si registrano oltre un milione di casi di infezioni sessualmente trasmissibili (Ist). A dirlo una nuova ricerca dell’Organizzazione mondiale della sanità, Oms, pubblicata sul Bulletin of the World Health Organization, da cui emerge che le infezioni più diffuse in assoluto sono quattro: clamidia, gonorrea, tricomoniasi e sifilide. Insomma, è Sos infezioni sessuali.

Gli ultimi dati

Nel dettaglio, secondo il rapporto dell’Oms, nel 2016 si sono verificati 127 milioni di nuovi casi di clamidia, 87 milioni di gonorrea, 6,3 milioni di sifilide e 156 milioni di tricomoniasi. In pratica, nel mondo, in media 1 persona ogni 25 ha almeno una di queste infezioni sessualmente trasmissibili e in alcuni casi anche più di una. Rispetto alla rilevazione precedente, risalente al 2012, non è stato compiuto alcun passo in avanti. La percentuale, infatti, è rimasta pressoché uguale.

La situazione in Italia

Stando ai dati del Sistema di sorveglianza Sentinella dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2016 i casi di sifilide sono aumentati del 70% rispetto al 2015 e quelli di Chlamydia trachomatis sono raddoppiati rispetto al 2010. I condilomi ano-genitali sono fra le infezioni sessuali più segnalate, con casi triplicati tra il 2004 e il 2016. Anche da noi, dunque, è Sos infezioni sessuali.

Sono molto insidiose

Le infezioni sessuali sono molto insidiose. Infatti, se non riconosciute in tempo e trattate in modo adeguato, possono causare conseguenze importanti, come malattie neurologiche e cardiovascolari, infertilità, gravidanza ectopica, mortalità perinatale e aumento del rischio di Hiv. Per questo occorre fare il possibile per aumentare la consapevolezza su questo tema. “Queste infezioni sono ovunque e sono più diffuse di quanto si creda, ma c’è poca attenzione ed è ancora molto forte la stigmatizzazione. Le Ist dovrebbero essere considerate allo stesso modo di tutte le altre infezioni. Servono campagne di sensibilizzazione per incoraggiare i cittadini a sottoporsi agli screening, per diffondere le informazioni sui rischi di queste infezioni e sulle regole della prevenzione attraverso i media ma anche a scuola e all’interno delle famiglie” conferma Teodora Wi, medico dell’Oms esperto di Ist.

Come ci si può proteggere

Innanzitutto, evitando i rapporti promiscui e utilizzando sempre il preservativo con partner occasionali o comunque non fissi. È importante anche non scambiarsi asciugamani e osservare un’attenta igiene intima. E, in caso di sintomi sospetti, rivolgersi subito al medico senza imbarazzi. 

 

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

In Italia è attivo un numero verde 800.861.061 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle ore 18.00) che svolge attività di counselling telefonico per la prevenzione delle infezioni sessuali, dell’infezione da Hiv e dell’Aids. 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti