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Sesso protetto? Ancora oggi sembra utopia. Infatti, ogni giorno nel mondo si registrano oltre un milione di casi di infezioni sessualmente trasmissibili (Ist). A dirlo una nuova ricerca dell’Organizzazione mondiale della sanità, Oms, pubblicata sul Bulletin of the World Health Organization, da cui emerge che le infezioni più diffuse in assoluto sono quattro: clamidia, gonorrea, tricomoniasi e sifilide. Insomma, è Sos infezioni sessuali.
Gli ultimi dati
Nel dettaglio, secondo il rapporto dell’Oms, nel 2016 si sono verificati 127 milioni di nuovi casi di clamidia, 87 milioni di gonorrea, 6,3 milioni di sifilide e 156 milioni di tricomoniasi. In pratica, nel mondo, in media 1 persona ogni 25 ha almeno una di queste infezioni sessualmente trasmissibili e in alcuni casi anche più di una. Rispetto alla rilevazione precedente, risalente al 2012, non è stato compiuto alcun passo in avanti. La percentuale, infatti, è rimasta pressoché uguale.
La situazione in Italia
Stando ai dati del Sistema di sorveglianza Sentinella dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2016 i casi di sifilide sono aumentati del 70% rispetto al 2015 e quelli di Chlamydia trachomatis sono raddoppiati rispetto al 2010. I condilomi ano-genitali sono fra le infezioni sessuali più segnalate, con casi triplicati tra il 2004 e il 2016. Anche da noi, dunque, è Sos infezioni sessuali.
Sono molto insidiose
Le infezioni sessuali sono molto insidiose. Infatti, se non riconosciute in tempo e trattate in modo adeguato, possono causare conseguenze importanti, come malattie neurologiche e cardiovascolari, infertilità, gravidanza ectopica, mortalità perinatale e aumento del rischio di Hiv. Per questo occorre fare il possibile per aumentare la consapevolezza su questo tema. “Queste infezioni sono ovunque e sono più diffuse di quanto si creda, ma c’è poca attenzione ed è ancora molto forte la stigmatizzazione. Le Ist dovrebbero essere considerate allo stesso modo di tutte le altre infezioni. Servono campagne di sensibilizzazione per incoraggiare i cittadini a sottoporsi agli screening, per diffondere le informazioni sui rischi di queste infezioni e sulle regole della prevenzione attraverso i media ma anche a scuola e all’interno delle famiglie” conferma Teodora Wi, medico dell’Oms esperto di Ist.
Come ci si può proteggere
Innanzitutto, evitando i rapporti promiscui e utilizzando sempre il preservativo con partner occasionali o comunque non fissi. È importante anche non scambiarsi asciugamani e osservare un’attenta igiene intima. E, in caso di sintomi sospetti, rivolgersi subito al medico senza imbarazzi.