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Quanto sono attente le donne italiane a tutelare la loro salute sessuale? A quanto pare non abbastanza, perché sono sempre di più quelle, dai quattordici anni in su, che fanno sesso non protetto, con il rischio di incorrere in gravidanze indesiderate e in malattie sessualmente trasmissibili. È allarme sesso non protetto e a lanciarlo è la Smic, la Società medica italiana per la contraccezione.
Solo 4 su dieci sono consapevoli del rischio
Sulla salute sessuale e le tematiche riproduttive, insomma, le giovani donne italiane sono penalizzate. Ne sanno poco nonostante un elevato livello di istruzione scolastica. Appena poco più di 4 su 10, infatti, sono consapevoli di esporsi al rischio di rimanere incinte in caso di sesso non protetto, e solo 3 su 10 della possibilità di contrarre malattie sessuali.
Lo studio su 3.500 donne
Lo rivela il secondo sondaggio on line realizzato da Mettiche.it, il portale promosso dalla Smic, la Società medica italiana per la contraccezione, su quasi 3mila e 500 donne dai 14 anni in su, l’84% tra i 21 e i 25 anni. Come fanno sesso? In sicurezza o no? Ecco cosa emerge dal sondaggio.
A lezione di sesso
Nonostante la contraccezione d’emergenza non sia più un mistero – 7 donne su 10 sanno che è un metodo d’emergenza efficace per evitare una gravidanza indesiderata – le conoscenze di base lasciano davvero a desiderare. Infatti i dati sono allarmanti considerando che solo una su 10 conosce dettagliatamente i principi dell’ovulazione, mentre ben il 73% ritiene che i giorni fertili siano solo quelli dal 14° al 15° giorno dal ciclo, ignorando che si può rimanere incinte ogni volta che si fa sesso, anche perché la “finestra fertile” di un donna è molto più ampia di quello che si pensi.
Insufficienti conoscenze sulla riproduzione
Non solo, ma il 56% pensa che il coito interrotto sia un buon sistema per evitare una gravidanza non desiderata. “Tuttavia” commenta il dottor Emilio Arisi, presidente della Smic “abbiamo notato alcune evoluzioni positive a distanza di un anno dal precedente sondaggio che la nostra società aveva lanciato: le giovani donne sanno cosa è la contraccezione d’emergenza”.
Per una maggiore educazione al sesso sin da giovani
“C’è però” continua il dottor Emilio Arisi “anche il permanere di una preoccupante mancanza di conoscenze basilari sulla riproduzione, nonostante la quasi totalità delle donne che hanno partecipato al sondaggio abbia un elevato livello di istruzione scolastica”.