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La nascita di un bambino rappresenta un evento unico e meraviglioso per la coppia. Tuttavia, non è tutto rose e fiori. Non è affatto raro che il sesso vada in crisi e che i genitori vadano incontro a un calo del desiderio: ma recuperare il benessere sessuale non è impossibile. Lo hanno spiegato gli esperti in occasione del convegno “Dolore in ostetricia, sessualità e disfunzioni del pavimento pelvico – Il ruolo del ginecologo nella prevenzione e nella cura”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin onlus per la cura del dolore nella donna.
Il post parto è una fase delicata per le donne
Dopo il parto la donna attraversa una fase molto delicata, dal punto di vista psicologico ma anche fisico. In primo luogo va incontro a un calo del livello degli estrogeni e a un aumento di quello delle molecole infiammatorie: una situazione che si traduce in sbalzi di umore e in maggiore tendenza alla tristezza. Inoltre, spesso soffre di anemia, una condizione che causa stanchezza e affaticamento e raddoppia il rischio di depressione. Senza dimenticare che prova un dolore diffuso all’area genitale e secchezza vaginale. Infine, ha alti livelli di prolattina, una sostanza che induce un calo del desiderio con ripercussioni sul sesso. Non deve stupire, quindi, che la sua vita sessuale non sia al top.
Anche gli uomini possono avere delle difficoltà
Ma le difficoltà non riguardano solo le neomamme. Anche gli uomini molte volte sono a disagio. Secondo recenti dati, il 20-25% lamenta episodi di disfunzione erettile già durante la fase di ricerca del bebè. Dopo il parto, la percentuale può arrivare fino al 40%. “Dopo il parto sono fattori psicologici in primis, modificazioni nell’anatomia femminile, cambiamenti ormonali ed esiti cicatriziali dell’episiotomia che causano dolore a inibire il desiderio e la risposta sessuale dell’uomo” ha spiegato il dottor Giorgio Piubello, andrologo.
I rimedi esistono
In molti casi, con il tempo il sesso si normalizza. Ma può anche succedere che il calo del desiderio e i problemi si cronicizzino, mettendo in serio pericolo la coppia. Per questo gli esperti invitano i partner in difficoltà a chiedere aiuto. Spesso, già il solo parlarne con uno specialista fa stare meglio. Comunque, esistono anche delle cure mirate: “Integratori per la donna, che in questo periodo particolare della sua vita ha bisogno di un apporto maggiore di ferro, magnesio, acido folico e vitamina B12 (e se necessario estrogeni per via locale); inibitori della fosfodiesterasi PDE5 per lui, meglio se orodispersibili perché la velocità di azione che li contraddistingue meglio si adatta alle esigenze di una coppia che ha appena avuto un bambino” ha spiegato la professoressa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica H. San Raffaele Resnati di Milano.