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Pensano di essere dei veri esperti in materia, addirittura più degli adulti. Invece, di sesso i ragazzi sanno pochissimo e quello che sanno, spesso, è sbagliato. Infatti, nella maggior parte degli adolescenti sono radicate convinzioni scorrette, che si traducono quasi sempre in comportamenti rischiosi. Lo hanno ribadito gli esperti riuniti a Lisbona in occasione del 13° Congresso della European Society of Contraception and Reproductive Health.
Intervistate quasi 9 mila ragazze
Nel corso del convegno sono stati presentati i risultati di un sondaggio svolto in 17 Paesi. In totale, sono state intervistate 8.873 donne di età, di cui 456 italiane. Tutte hanno risposto a una serie di domande riguardanti il tema sesso. Il quadro che emerge è davvero sconfortante. Infatti, dimostra che una quota considerevole di ragazzi ha convinzioni totalmente errate in quest’ambito.
Sulla prima volta tante informazioni scorrette
In particolare, gli autori si sono resi conto che esistono moltissimi falsi miti sulla prima volta. Ben il 29% delle ragazze è convinta che non si possa rimanere incinta durante il primo rapporto sessuale. E, infatti, quattro su 10 non usano protezioni. Anche fra chi le utilizza, comunque, ci sono parecchie disinformate. Basti pensare che il 31% delle giovani ritiene che il coito interrotto sia un efficace sistema contraccettivo e che il 7% ha dichiarato che la coca cola può funzionare come spermicida. In genere, solo il 16% delle giovani donne dice di sentirsi ben informata sui vari metodi contraccettivi.
Molte le gravidanze indesiderate
Dal sondaggio su ragazze e sesso si evince anche un atteggiamento poco responsabile in generale. Addirittura sette giovani su dieci hanno la preoccupazione costante di dimenticarsi il contraccettivo in uso e il 19% ha affrontato una gravidanza indesiderata. Numeri confermati dai dati epidemiologici. “Nel 2012 abbiamo avuto in Italia oltre 105mila aborti e hanno partorito 9mila baby mamme under 19. In Europa le fasce di popolazione più esposte ai rischi derivati da comportamenti sessuali pericolosi sono i giovani. In Italia la situazione è aggravata dal fatto che, a differenza di altri Paesi, l’educazione sessuale non è una materia scolastica obbligatoria” ha spiegato Paolo Scollo, presidente nazionale della Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia).
Il ruolo dei genitori
Secondo gli esperti, migliorare la situazione è possibile. Serve, però, l’impegno di tutti: istituzioni, insegnanti e anche genitori. È importante, infatti, che mamma e papà spieghino ai figli i rischi dei rapporti sessuali non protetti e l’importanza di usare il preservativo ed eventualmente altri metodi contraccettivi.