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Dormire poco non fa bene al sesso. E questo vale soprattutto per gli uomini che dormono non più di sette ore a notte. Gli scienziati hanno scoperto che gli uomini con diminuite o assenti erezioni notturne hanno più difficoltà a fare sesso. Rispetto a trenta anni fa in Occidente si dorme addirittura due ore di meno, mentre nel nostro Paese il 30% della popolazione soffre di qualche forma di insonnia. E questo mette a rischio anche i rapporti sessuali. Senza contare che dormire poco di notte fa ingrassare (si finisce per mangiare di più e soprattutto i carboidrati) e non aiuta il cervello a ripulirsi dalle tossine, come è stato rilevato da una ricerca della University of Rochester Medical Center, pubblicata sulla rivista Science.
Che cosa succede durante il sonno
Mentre dormiamo il corpo avvi una vera e propria manutenzione e riparazione di cellule e tessuti, tra cui quelli degli organi genitali. “Nella fase Rem (contraddistinta da rapidi movimenti oculari), quella in cui si sogna, c’è un aumento del flusso sanguigno con maggiore apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti” spiega Ronald Virag, andrologo francesce, pioniere degli studi della sessualità maschile che ha analizzato il rapporto tra sonno e qualità del sesso. Quando si riposa in modo adeguato “si hanno quattro o cinque di cicli di fase Rem per notte – prosegue il professor Virag -; dormendo poco e male, invece, si rischia di saltare questa fase e i tessuti diventano carenti di ossigeno, con tutte le conseguenze che ne derivano anche sul piano della funzionalità sessuale”.
Quando si può parlare di insonnia
L’insonnia è un sintomo più che una malattia e si può manifestare in molte affezioni acute o croniche; nella maggioranza dei casi non dipende da una malattia organica, ma è l’espressione di un disturbo funzionale che quasi costantemente si identifica con uno squilibrio emotivo. È comunque difficile stabilire regole precise sulla durata ottimale del sonno (questo dato può variare da 6-7 ore per alcuni individui a 9-10 per altri); inoltre l’insonnia può essere occasionale in rapporto a periodi di particolare tensione emotiva, a preoccupazioni familiari o professionali o ad avvenimenti luttuosi.