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Disfunzione erettile: su 10 uomini che hanno a che fare con questo disturbo sessuale solo 4 possono essere ricondotti nella categoria di “pazienti” costantemente sotto controllo medico. I rimanenti, ben 6 uomini su 10, utilizzano contro questa disfunzione i cosiddetti rimedi “fai da te”, acquistando e assumendo le pillole dell’amore senza aver avuto una diagnosi né, in molti casi, una prescrizione da parte del medico. I dati emergono da uno studio condotto su circa mille uomini che utilizzano questi farmaci in sette Paesi europei, Italia compresa, presentato al Congresso dell’European Association of Urology (Eau).
Boom di vendite online
Nell’ultimo anno in Europa sono state vendute circa 180 milioni pillole dell’amore; di queste oltre 100 milioni sono state acquistate senza ricetta, online e non solo: circa 3 milioni e mezzo, infatti, sono state reperite nei sexy shop. Come spiega Emmanuele Jannini, specialista in endocrinologia, malattie metaboliche e andrologia dell’Università di Roma Tor Vergata, gli uomini che usano le pillole per migliorare le prestazioni sotto le lenzuola oppure percepiscono la presenza di qualche piccola o grande difficoltà, ma non ne vogliono parlare al medico vengono definiti “performer”: un gruppo di soggetti che andrebbe tenuto sotto controllo perché – precisa Jannini – soltanto l’11% dei cosiddetti “performer” è realmente privo di disturbi erettili”.
Importante parlare con il medico
Tra gli uomini che utilizzano i farmaci anti-impotenza senza consultarsi con il medico “il 38% a un’analisi più approfondita presenta segni lievi o moderati di disfunzione erettile e il 12% addirittura un problema di grado severo”, spiega Jannini. “Questi soggetti provano a curarsi da soli per l’imbarazzo di discutere le loro difficoltà con un medico, ma i dati mostrano che la soddisfazione e i risultati ottenuti con il trattamento fai da te sono inferiori alle attese rispetto a chi viene seguito da un esperto che possa individuare il principio attivo più adatto al singolo caso e stilare un piano terapeutico adeguato”.