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Se da un lato ci sono medici che si rifiutano di prescrivere la pillola del giorno dopo, dall’altro ci sono medici che non solo la consigliano, ma addirittura la prescrivono in via cautelativa. Secondo gli esperti della Sic, la Società italiana della contraccezione, infatti, è bene che le ragazze a rischio elevato di gravidanza indesiderata tengano in casa una confezione del farmaco di scorta, da usare in caso di bisogno.
Spesso serve di notte o nel weekend
Capita spesso che le adolescenti abbiano bisogno della pillola del giorno dopo di notte, nel weekend o durante le vacanze, quando raggiungere il medico o il ginecologo è difficile. Le più determinate possono decidere di andare al pronto soccorso o dalla guardia medica, rischiando però di attendere per ore. Alcune ragazze, invece, potrebbero anche decidere di rischiare, finendo magari con il rimanere incinta. “Per questo forse è meglio che la tengano in casa. Anche perché prima si prende e più efficace è la sua azione. Ad alcune mie pazienti più a rischio di gravidanze indesiderate, io la prescrivo per far sì che in caso di bisogno l’abbiano già a disposizione” ha spiegato Annibale Volpe, past president della Società italiana di contraccezione.
Non deve diventare la norma
È importante comunque che la pillola del giorno dopo non diventi la norma. Deve rimanere, infatti, una contraccezione di emergenza, da usare solo in extremis. L’ideale è che i ragazzi ricorrano sempre ai metodi contraccettivi tradizionali: preservativo o pillola anticoncezionale.
Tanti falsi miti
Al momento, in Italia poco più del 16% delle donne utilizza la contraccezione d’emergenza, contro una media europea del 21,4%. Questo scarto, però, non è sinonimo di maggiore responsabilità. Nel nostro Paese l’utilizzo di questo farmaco è molto limitato da alcune false convinzioni. Le più comuni? Fa ingrassare, aumenta il rischio di cancro, diminuisce il desiderio sessuale, rende meno fertili, peggiora l’umore. In realtà, nulla di tutto ciò è vero.