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Le malattie reumatiche hanno effetti sul sesso. Secondo una ricerca dell’Associazione nazionale malati reumatici, un malato su due ha problemi sotto le lenzuola ma molti non ne parlano per imbarazzo. Questo aspetto, invece, secondo gli esperti va affrontato e approfondito, senza diventare un tabù.
Prima causa di dolore e disabilità
Le malattie reumatiche sono patologie croniche e invalidanti considerate dall’Organizzazione mondiale della sanità la prima causa di dolore e disabilità in Europa. Sono molto più diffuse di quanto si creda (circa un decimo della popolazione soffre di qualche forma) e possono colpire qualunque età, anche se l’81% dei casi si manifesta dopo i 60 anni.
Effetti sul sesso
I dati dell’associazione rivelano anche che le malattie reumatiche hanno effetti sul sesso: fanno perdere sicurezza in se stessi (35%), fanno sentire meno attraenti (32%), rendono difficile l’intimità di coppia (23%). Un malato su due riferisce calo del desiderio. Il dolore durante il rapporto limita l’appagamento sessuale, così come la limitazione funzionale e la disabilità. In alcune malattie reumatiche, poi, per esempio connettiviti e sindrome di Sjogren, dove sono presenti secchezza e alterazioni trofiche delle mucose, il problema è presente anche a livello locale.
Penalizzate soprattutto le donne
Le malattie reumatiche hanno effetti sul sesso soprattutto per le donne che riferiscono dolore intenso, hanno un rapporto difficile con la terapia e si sentono costrette a molte rinunce, soprattutto nella cura della casa e dei figli. Soprattutto nella fibromialgia, il dolore rappresenta la più potente causa di blocco riflesso dell’eccitazione. Un altro problema è la cosiddetta vescica dolorosa, ma sono frequenti anche la dispereunia, il vaginismo e la secchezza vaginale. Il dolore sessuale e l’ansia anticipatoria innescano un circolo vizioso che impedisce di vivere una sessualità serena e appagante. Questa situazione può avere effetti paralizzanti anche sul partner, che spesso presenta disturbi di eiaculazione precoce, problemi di erezione e calo del desiderio.
Pochi ne parlano
Il 74% dei malati, tuttavia, non ha condiviso questo problema con nessuno e 2 su 3 non lo vorrebbero fare, essenzialmente perché convinti (44%) che non ci sia rimedio. In realtà prendere coscienza dei propri disturbi e condividerli può essere l’inizio di una terapia efficace.