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Approvato dalla Fda, la Food and Drug Administration americana, il flibanserin, noto anche come “viagra rosa”, sarà in vendita, dietro presentazione di prescrizione medica, in tutti gli Stati Uniti. Secondo Sally Greenberg, direttore della Lega dei consumatori, si tratta del più grande cambiamento per la salute sessuale delle donne dalla scoperta della pillola contraccettiva.
Il calo del desiderio
Il medicinale è il primo approvato per trattare l’assenza o il calo del desiderio femminile, a differenza del viagra e delle altre pillole maschili, che puntano invece a risolvere problemi di erezione. Sarà commercializzato con il nome di Addyi: si prende prima di andare a letto e agisce a livello cerebrale sui neurotrasmettitori legati all’eccitazione, alzando i livelli di dopamina e serotonina.
I pro e i contro
Secondo i medici favorevoli, il medicinale offre alle donne che soffrono per il loro basso desiderio sessuale un’opzione di cura approvata, migliorando la loro vita intima. La decisione della Fda aiuterà a superare pregiudizi basati sul genere, riconoscendo alle donne la possibilità di scegliere e di controllare la propria vita sessuale. Ci sono, però, anche diversi detrattori: la pillola rosa avrebbe un’efficacia minima e solo le forti pressioni avrebbero spinto la Fda, che l’aveva bloccata in precedenza per ben due volte (nel 2010 e nel 2013) a cambiare parere. Secondo i contrari servirà solo a trasformare un normale calo del desiderio sessuale in una malattia, a tutto vantaggio delle case farmaceutiche.
Effetti collaterali
Il prodotto potrebbe causare effetti collaterali come pressione bassa, svenimenti, nausea e sonnolenza. Nel foglietto illustrativo del farmaco si avverte che non deve essere usato insieme all’alcol, per il rischio di pressione bassa e perdita di conoscenza. Non va usato, inoltre, insieme ad alcune medicine e s si hanno problemi al fegato. La Fda ha specificato che il medicinale è studiato per le donne in cui il calo o la mancanza di libido causa stress o difficoltà interpersonali. Inoltre l’agenzia ha aggiunto che la terapia andrebbe interrotta dopo otto settimane senza miglioramenti.