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Come comportarsi nella vita a due dopo aver dato alla luce il bambino? È bene innanzitutto sapere che l’eventuale allattamento al seno non protegge la donna da una nuova gravidanza… Ecco perché è importante scegliere subito il contraccettivo più idoneo alle proprie esigenze, anche se prima di ricominciare ad avere rapporti sessuali, mamma e papà dovranno aspettare ancora un po’.
40 giorni di “riposo”
I medici indicano che prima di avere rapporti sessuali si dovrebbero aspettare 40 giorni dal parto, per permettere all’organismo femminile di ritornare alle condizioni di prima della gravidanza e per far riprendere la neomamma dalle fatiche del parto. In questi giorni “di riposo”, infatti, l’utero ritorna alle sue dimensioni normali, si cicatrizzano eventuali ferite del parto (cesareo o episiotomia) e le ovaie ricominciano a “lavorare”, facendo ritornare il ciclo mestruale (capoparto).
Attenzione anche quando si allatta
L’allattamento al seno è il primo fattore da considerare quando si tratta di scegliere il contraccettivo. Non vanno, infatti, assunti farmaci ormonali senza aver consultato il ginecologo: gli ormoni presenti nella maggior parte dei contraccettivi (pillola e cerotto e, in certi casi, anche la spirale) passano attraverso il latte materno e possono essere nocivi per il piccolo. Se, invece, non si allatta al seno si può chiedere consiglio al ginecologo su quando poter ricominciare ad assumere il contraccettivo: pillola, cerotto o quello che abitualmente si utilizzava prima della gravidanza.
Quale metodo usare
Dopo il parto si può scegliere tra i metodi barriera (preservativo e diaframma) o quelli naturali, ossia il coito interrotto e il metodo di ogino knaus. Il coito interrotto consiste nell’interruzione del rapporto sessuale prima dell’eiaculazione: è bene, però, sapere che non è sicuro e può far vivere il rapporto con ansia e rigidità. Il metodo Ogino-Knaus si basa sul calcolo dei giorni fertili orientando i rapporti sui giorni considerati “sicuri”: è consigliato alle donne che hanno un ciclo preciso e puntuale di 28 giorni. La spirale, detta anche Iud, a forma di T, va inserita nell’utero dal ginecologo non prima di sei settimane dopo il parto, in quanto quest’organo deve prima recuperare le dimensioni originali.Se si allatta al seno, si può utilizzare solo quella che non rilascia ormoni. In realtà, anche per il diaframma occorre attendere che l’utero si sia ristabilizzato per poter optare per la misura giusta.
C’è pillola e pillola
La classica pillola estroprogestinica non va usata se si allatta il bebè al seno. In questo caso il ginecologo può prescrivere la cosiddetta (mini pillola o “pillola a basso dosaggio” (non contiene estrogeni), a partire da tre settimane dopo il parto.