Hiv, a rischio se si usa il contraccettivo iniettabile

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 26/02/2015 Aggiornato il 26/02/2015

Le donne che usano il contraccettivo iniettabile hanno maggiori probabilità di contrarre il virus dell'Hiv, responsabile dell’Aids. Il rischio è del 40%

Hiv, a rischio se si usa il contraccettivo iniettabile

Quali contraccettivi proteggono realmente dalle malattie sessualmente trasmissibili? Secondo uno studio della University of California di Berkeley, pubblicato sulla rivista The Lancet Infectious Diseases, le donne che fanno uso del contraccettivo iniettabile hanno maggiori probabilità di contrarre il virus dell’Hiv, responsabile dell’Aids, rispetto alle donne che usano altre forme contraccettive o che non usano proprio niente.

Lo studio su 40 mila donne

Dai risultati dello studio è emerso che il contraccettivo conosciuto come medrossiprogesterone acetato depot (Dmpa) aumenta del 40 per cento il rischio di contagio per l’Aids. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno effettuato una revisione di 12 studi che ha coinvolto in totale oltre 39.500 donne. Secondo i risultati emersi, le donne che fanno uso di metodi contraccettivi ormonali tendono a usare meno spesso il preservativo. Inoltre, il contraccettivo iniettabile potrebbe indurre modifiche strutturali del tratto genitale, alterando le risposte immunitarie e cambiando la flora vaginale. Tutte modifiche che potrebbero aumentare la suscettibilità delle donne al virus Hiv.

Che cos’è il contraccettivo iniettabile

Il contraccettivo iniettabile combinato (Cic) contiene una molecola estrogenica a breve durata d’azione e un progestinico a lunga durata d’azione.  L’iniezione intramuscolare, nel muscolo deltoide o gluteo, va effettuta entro il quinto giorno di un ciclo mestruale spontaneo e ripetuta mensilmente (ogni 28-33 giorni). Dai risultati dello studio condotto dalla University of California di Berkeley è emerso che le donne che usano la contraccezione ormonale sono più a rischio di contrarre il virus Hiv. Ma a essere ancora più a rischio sono le donne che usano la contraccezione iniettabile.

Mai senza i sistemi a barriera

Sesso sicuro non vuol dire evitare solo una gravidanza indesiderata ma anche le malattie. Secondo alcuni studi non tutti i metodi di contraccezione proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili, come l’Aids. Il modo migliore per ridurre il rischio di contrarre queste malattie è di utilizzare una protezione-barriera per il sesso vaginale, ma non solo, anche per quello anale e orale, come i preservativi maschili e femminili e la diga dentale (un sottile pezzo di lattice che va posto sopra la zona anale o vulvare durante il sesso orale).

 

 
 
 

In breve

 

METODI MOLTO DIFFUSI

Secondo i dati si stima che in tutto il mondo sono circa 144 milioni le donne che fanno ricorso alla contraccezione ormonale e, in particolare, 41 milioni le donne che utilizzano la forma iniettabile e 103 milioni che prendono la pillola.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza indietro di 5 giorni secondo l’ecografia e rispetto all’atteso

15/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una differenza di appena 5 giorni tra la settimana di gravidanza individuata in base al calcolo ostetrico (che conta le 40 settimane di gravidanza a partire dalla data di inizio dell'ultima mestruazione) e quanto rilevato dall'ecografia non è significativa, tant'è che non suggerisce di ridatare la gravidanza....  »

Raffreddore perenne e tosse in un bambino di 10 anni

14/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Per quanto strano possa sembrare, a volte certi sintomi manifestati da un bambino già grandicello sono psicosomatici, cioè sono causati da un problema di tipo emotivo-comportamentale.   »

Quanti carboidrati al giorno durante la gravidanza?

11/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Rosa Lenoci

In generale, per le donne in gravidanza, si consiglia un apporto di carboidrati che varia dal 45 al 60% dell'apporto calorico totale giornaliero. Questo significa che se una donna in attesa ha un fabbisogno di 2.200 Kcal al giorno, tra 990 e 1.320 Kcal dovrebbero provenire dai carboidrati.  »

Fai la tua domanda agli specialisti