Argomenti trattati
In Italia, i problemi dovuti all’ eiaculazione precoce colpiscono il 25-40% degli uomini. Non riuscire a controllare volontariamente l’eiaculazione crea diversi disagi, soprattutto psicologici, perché spesso subentra il senso di colpa per non aver soddisfatto la propria partener. Pertanto, quando non è possibile il controllo volontario tra l’insorgere dell’erezione e l’orgasmo è difficile avere un rapporto sessuale soddisfacente.
Una spirale pericolosa
Secondo il sessuologo Franco Avenia, vicepresidente della Fiss (Federazione italiana di sessuologia scientifica) e autore di uno studio sull’addestramento per “il controllo della fase preorgasmica”, chi soffre di eiaculazione precoce tende a trovare autonomamente delle soluzioni, come pensare a cose tristi o concentrarsi su un dettaglio. Queste soluzioni potrebbero, però, innescare l’effetto contrario: si potrebbero creare i cosiddetti “vuoti di carburazione” e perdere di conseguenza l’erezione, poiché il cervello memorizza la perdita programmata della libido.
Risultati con l’addestramento
Ma spiega l’autore dello studio, “se si escludono patologie organiche e psichiche, l’ingestibilità dell’eiaculazione è risolvibile nella maggior parte dei casi con un adeguato addestramento. Più o meno come la mamma addestra il piccolo al controllo dell’urina”. Infatti, prima di parlare di vera e propria patologia, sarebbe opportuno indagare se la problematica sia derivata dalla pratica consolidata durante l’autoerotismo nell’adolescenza, quando l’orgasmo è l’obiettivo primario. La tecnica di addestramento, messa a punto dal sessuologo si chiama training sessuale sofro-fenomenologico e si sviluppa in tre momenti principali: utilizzare tecniche di rilassamento, applicare metodi iper-percettivi (concentrando l’attenzione sull’organo genitale) e utilizzare metodiche specifiche per controllare l’eiaculazione. Secondo i dati, ben il 95% di chi sperimenta queste tecniche riesce a controllare l’eiaculazione.