Disfunzione erettile: solo il 20% degli uomini usa i farmaci

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 14/07/2015 Aggiornato il 14/07/2015

Ben 3 milioni di italiani soffrono di disfunzione erettile o impotenza. Solo il 20% però ricorrere alle cure farmacologiche. Ecco le ragioni di tanta ritrosia

Disfunzione erettile: solo il 20% degli uomini usa i farmaci

Insieme all’eiaculazione precoce, la disfunzione erettile è il disturbo sessuale maschile più diffuso. Secondo le stime ne soffrono circa tre milioni di italiani. Nonostante ciò, ancora oggi è un problema poco conosciuto e soprattutto trascurato. Basti pensare che solo il 20% dei soggetti affetti lo cura con le apposite terapie farmacologiche.

Difficoltà di erezione

La disfunzione erettile è l’incapacità di raggiungere l’erezione o di mantenerla per un tempo sufficiente a completare un rapporto sessuale. Alla base ci sono una serie di alterazioni che impediscono al sangue di riempire il pene e di diventare così rigido.

Utili le pillole contro l’impotenza

Il trattamento di prima scelta contro la disfunzione erettile è rappresentato da una cura farmacologica, eventualmente associata a una terapia psicosessuale. Solo nei casi più estremi, si può procedere con un intervento chirurgico o con l’utilizzo di dispositivi esterni. Tutte le pillole contro la disfunzione erettile funzionano in modo simile: inibiscono l’azione della 5- fosfodiesterasi (PDE 5), un enzima presente all’interno dei corpi cavernosi, che impedisce loro di riempirsi di sangue, ostacolando l’erezione. Questi farmaci non sostituiscono quindi il normale desiderio sessuale, che dunque deve essere presente affinché il rapporto riesca e sia soddisfacente. Le quattro molecole attualmente vendute in Italia sono tutte efficaci e con effetti collaterali blandi.

Si cura chi NON ne ha bisogno

Le statistiche rivelano che in Italia, fra gli uomini che soffrono di disfunzione erettile, solo 2 su 10 si curano. Eppure, il nostro è il secondo paese, dopo la Gran Bretagna, per la vendita delle pasticche anti-impotenza. Com’è possibile? “Questa contraddizione è facilmente spiegabile con il fatto che in Italia si curano troppo quelli che non ne avrebbe bisogno e troppo poco quelli che ne avrebbero bisogno” chiarisce Emmanuele A. Jannini, Presidente della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità (Siams).

È un sintomo da non trascurare

La disfunzione erettile non è solo una minaccia alla sessualità e alla serenità della coppia. Rappresenta anche un campanello d’allarme di malattie ben più serie, come diabete, fumo, ipertensione, colesterolo alto. Infatti, indica la presenza di problematiche circolatorie che, oltre a ostacolare l’erezione, possono mettere a rischio varie parti del corpo. Anche per questa ragione non andrebbe sottovalutata, ma anzi indagata il prima possibile.

 

 
 
 

In breve

 

ATTENZIONE ALL’ANSIA DA PRESTAZIONE

La disfunzione erettile potrebbe anche essere la conseguenza di un’ansia da prestazione: il timore di non essere sufficientemente all’altezza, infatti, può impedire l’afflusso di sangue ai corpi cavernosi. Anche per questo, è bene non far finta di nulla, così da evitare che si inneschi un circolo vizioso.

 

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