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La riluttanza ha tante cause: la prima è non sentirsi più desiderabile
Molte donne hanno il timore che dopo l’arrivo di un figlio qualcosa in famiglia sia cambiato per sempre. In effetti, può non essere semplice tornare ad avere rapporti sessuali dopo il parto. E spesso è proprio la donna ad avere una certa riluttanza a “ricominciare”. Soprattutto perché la neomamma, il cui corpo si è trasformato, non si sente più desiderabile come prima. E poi anche a causa della grande stanchezza che quasi sempre prova nell’accudimento del bebè. Nei primi tempi, infatti, la giornata sembra scandita solo da poppate e cambi del pannolino.
Molte sono influenzate dal ricordo del parto, soprattutto se è stato traumatico
I rapporti sessuali dopo il parto sono spesso vissuti con difficoltà anche perché fanno riaffiorare il ricordo della nascita e, soprattutto se è stata traumatica e accompagnata da un lungo e faticoso travaglio, è normale che si cerchi di posticipare l’“incontro amoroso”. In pratica c’è il timore che il proprio corpo, oltre a risentire ancora degli effetti del parto, non sia ancora “pronto”, e che i rapporti possano causare dolore.
La prolattina limita il desiderio
Anche gli ormoni svolgono un ruolo importante: durante l’allattamento l’organismo aumenta la quantità di prolattina che, se da un lato stimola la produzione di latte, dall’altro agisce sul cervello inviando un segnale che limita il desiderio di avere rapporti sessuali dopo il parto e riduce la maturazione di cellule uovo fecondabili.
Anche lui può essere in difficoltà
Il calo del desiderio può riguardare anche il neopapà, che spesso fatica a rielaborare il momento del parto: il ricordo della compagna sofferente e l’aver assistito a tutti i momenti più “crudi” della nascita può condizionare il desiderio sessuale. Non da ultimo, poi, c’è il fatto che spesso gli uomini si sentono esclusi dall’intimo rapporto mamma-bambino: vedere la propria compagna dedicarsi esclusivamente al piccolo può scatenare persino sentimenti di gelosia che possono tradursi nel rifiuto – più o meno conscio – di avere un rapporto sessuale.
Ci vuole tempo e pazienza
In tutte le situazioni che implicano un forte cambiamento di vita, come nel caso di una nascita, serve sempre tempo e pazienza per adattarsi ai nuovi ritmi e ritrovare il giusto equilibrio.
Il primo consiglio per una coppia con difficoltà a ritrovare il desiderio sessuale e l’intimità è di procedere con calma, senza fretta. La donna dovrebbe riappropriarsi per gradi del piacere, riscoprendo il desiderio attraverso coccole, carezze e baci. In più, la neomamma dovrebbe cercare di ritagliarsi del tempo per riposare e dedicarsi di più a se stessa e al partner.
L’uomo, da parte sua, deve riuscire a far sentire la sua compagna ancora sexy e attraente, corteggiandola come faceva prima della gravidanza. In vista della ripresa dei rapporti sessuali veri e propri, è poi importante dedicare ai preliminari il giusto spazio. Infine, la diminuita lubrificazione vaginale può rendere necessario l’ausilio di gel e creme lubrificanti.
Quando riprendere i rapporti
Dopo la nascita del bebè è normale che ci sia un periodo di astensione dai rapporti sessuali, necessario affinché l’organismo della donna abbia modo di riprendersi dalle fatiche del parto. Di norma, questo periodo coincide con il puerperio (le 4-6 settimane successive al parto). Se, poi, è stata fatta l’episiotomia la donna può avvertire fastidio o dolore a causa dei punti di sutura. Inoltre, subito dopo il parto, l’utero inizia a contrarsi per recuperare le dimensioni che aveva prima dell’attesa. Questo processo, che si accompagna alle lochiazioni (perdite di sangue miste a residui della gravidanza), può provocare spasmi dolorosi (i morsi uterini), che poco invogliano all’attività sessuale.