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La separazione è un evento denso di emozioni per tutta la famiglia. Non necessariamente, però, costituisce un trauma per il bambino. Tutto dipende da come si comportano mamma e papà. Ecco 8 regole d’oro.
Spiegare al bambino che cosa succede
È importante che mamma e papà non facciano finta di nulla, rimandando le spiegazioni all’ultimo momento. I bambini, infatti, sono molto sensibili e capiscono sempre quando c’è qualcosa che non va. Meglio spiegare il prima possibile che cosa sta accadendo.
Risparmiargli i dettagli tecnici
Essere chiari è essenziale, ma non serve entrare nei dettagli tecnici. È consigliabile evitare che il piccolo venga a conoscenza di cosa succede nelle aule di tribunale e negli studi degli avvocati.
Non incolpare nessuno
Indipendentemente dalla situazione e dai problemi presenti, è essenziale che i genitori chiariscano bene al figlio che la separazione è stata decisa di comune accordo. Non si deve accusare nessuno dei due partner: agli occhi del bambino la responsabilità non deve mai essere di uno solo dei genitori.
Neutralizzare i pensieri negativi
I genitori si separano perché non vanno più d’accordo, ma il bambino non ha alcuna colpa. È questo l’altro messaggio che deve passare. Alcuni piccoli si sentono in qualche modo responsabili e colpevoli per quanto sta accadendo. Compito di mamma e papà è neutralizzare questi pensieri negativi.
Stabilire una linea comune
La coppia deve essere d’accordo su cosa dire al figlio e dare la stessa versione dei fatti. È auspicabile, poi, che i genitori si comportino allo stesso modo nei confronti del bambino.
Essere molto affettuosi
Durante la fase di passaggio che ogni separazione comporta, il bambino non deve sentirsi trascurato. I genitori devono coccolarlo, rassicurarlo con le parole e i comportamenti, farlo sentire amato.
Non viziarlo
Essere presenti e vicino al figlio non significa concedergli tutto quello che vuole. Superato il dolore e il disorientamento, alcuni bimbi potrebbero cercare di trarre vantaggio da questa situazione, anche inconsciamente, avanzando una serie di richieste. È bene non essere troppo permissivi: dire qualche sì in più del solito può essere utile, ma senza esagerare. Altrimenti si rischia di viziare il figlio e di creare più danni che benefici.
Coinvolgerlo
In seguito alla separazione, mamma e papà vivranno in case diverse, quindi, occorrerà necessariamente fare dei cambiamenti “pratici”. A maggior ragione se si è deciso per l’affidamento condiviso e il bambino vivrà con entrambi i genitori. Se possibile, coinvolgere il figlio nell’allestimento dei nuovi spazi. Questo lo farà sentire partecipe e gli permetterà di creare un ambiente “su misura” per lui.