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Non è facile il rientro dalle vacanze. Gli adulti devono riprendere il lavoro e i bambini la scuola e la vita di città. Con gli accorgimenti giusti, però, è possibile non solo affrontarlo al meglio ma anche prolungare nel tempo i benifici dalla vacanza. D’altronde, le vacanze, si sa, durano sempre troppo poco… “La cosiddetta sindrome da rientro dalle vacanze, in realtà, dipende molto dallo spirito con il quale si è partiti” commenta lo psicologo Alessandro Manieri. “Se la vacanza (e oggi sempre più spesso vacanzina) è stata vissuta come una fuga da una realtà che non piace ed è stata quindi caricata di troppe aspettative, è inevitabile che il ritorno a casa sia traumatico; se invece la vacanza è un regalo che ci si concede in una vita tutto sommato soddisfacente, allora il ritornare alle abitudini di sempre – dalla spesa al supermercato all’ambiente di lavoro – diventa quasi piacevole ma soprattutto rassicurante”. In ogni caso, ci sono alcune semplici accortezze per vivere al meglio il momento del rientro.
Partire… per gradi
Cioè, vietato strafare. Il che significa non pretendere da se stessi di riorganizzare immediatamente la vita famigliare (spese, lavatrici ecc.). Si può “sistemare” qualcosa ogni giorno, partendo possibilmente dalle incombenze che piacciono di più (o dispiacciono di meno). La stessa elasticità ci vuole con i figli. “Nessun bambino ama i cambiamenti bruschi (a casa ma anche in vacanza…) e, quindi, è bene non essere rigidi, ma farli tornare ai vecchi orari e consuetudini con gradualità. Molto meglio quindi tornare a casa qualche giorno prima dell’apertura della scuola” suggerisce Alessandro Manieri.
Conservare alcune buone abitudini “vacanziere”
Prima di tutto, accendere il meno possibile televisori e computer. Ci sarà tutto l’inverno per stare davanti allo schermo… Al contrario, le ore libere vanno sfruttate al massimo per fare qualcosa insieme all’aria aperta: una nuotata in piscina, un giro in bicicletta, una gita o un fine settimana in campagna… Insomma, al rientro dalle vacanze spazio al gioco e al movimento che, da sempre, hanno un effetto positivo su tutti, grandi e piccini. L’esercizio fisico, infatti, aumenta i livelli nel sangue delle endorfine, sostanze prodotte dal cervello con proprietà antidepressive ed euforizzanti. Se poi, mamma e papà hanno già ripreso il lavoro, una volta rientrati a casa è importante che facciano qualcosa con i propri figli (una passeggiata, un gioco da tavolo, la lettura di un libro insieme…). È importante cioè che i genitori, in questa fase, continuino a dedicare ai figli una parte del tempo che hanno potuto riservare loro quando erano in vacanza.
Ritrovarsi con gli amici
Subito dopo il rientro a casa, incontrarsi con gli amici con i quali scambiare e condividere “lo stress da rientro” fa solo bene. Ancora di più, può essere di grande aiuto per un bambino cominciare a frequentare gli amichetti che vedrà, nel giro di pochi giorni, a scuola. Il passaggio dalla spensieratezza e libertà della vacanza alla routine della quotidianità sembrerà meno difficile se “condiviso”…
Un occhio all’alimentazione
Prima di tutto, è importante riorganizzare il regime alimentare secondo un ritmo che tenga conto degli imminenti nuovi orari e impegni scolastici. Soprattutto è bene avere un occhio di riguardo per la prima colazione: spesso in estate genitori e figli la fanno insieme, a tavola, con calma; a differenza di quanto avviene durante il resto dell’anno quando per fretta e mancanza di tempo la colazione viene saltata o ridotta al minimo. Infine, come piccolo risarcimento per la fine della vacanza, è bello portare in tavola proprio quei cibi che sono stati apprezzati di più durante l’estate. Dedicare più cura e attenzione all’alimentazione, privilegiando comunque cibi sani e naturali, è un bel modo per ricordare (con gioia) le ferie appena concluse.