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Natale è una festa che viene celebrata in molti Paesi del mondo, ma spesso con tradizioni e usanze particolari. Quali sono le più belle e suggestive? Difficile dare una risposta, tutte le celebrazioni del Natale hanno il loro fascino, in ogni parte del mondo!
Dalle ragnatele che ornano i rami dell’albero di Natale in Ucraina al tronco di Natale spagnolo, dai canti sotto le stelle di un cielo estivo in Australia al campanellino che annuncia la visita di Gesù in Ungheria, tutte le tradizioni sono suggestive e particolari. Ci sono anche aspetti più inquietanti, come il Krampus in Germania e le streghe in Norvegia, che passano di casa in casa per rubare le scope!
Come si festeggia il Natale in Finlandia
Per tradizione la casa di Babbo Natale è a Rovaniemi, in Finlandia, ma è nell’antica capitale finlandese Turku che la celebrazioni hanno inizio. Qui infatti si svolge la Dichiarazione Natalizia di Pace, un’usanza dalle radici medioevali; nel frattempo Joulipukki (Babbo Natale) dà il via ai festeggiamenti sfilando per le strade di Helsinki.
Il 23 dicembre (il giorno della “piccola vigilia”) si addobba l’albero di Natale, mentre il 24 tutta la famiglia fa la sauna e va a trovare i propri defunti. Dopo il pranzo con i parenti, Babbo Natale bussa alla porta per distribuire regali ai bambini.
In Norvegia si nascondono le scope
In Norvegia si pensa che la notte della Vigilia di Natale streghe e spiriti maligni vaghino per il cielo e che siano alla ricerca di un mezzo di trasporto, ovvero di una scopa. Proprio per questo motivo i norvegesi nascondono tutte le scope! Nel periodo natalizio, inoltre, fare casette di pan di zenzero è un’attività molto amata, tanto che a Berger gli abitanti costruiscono ogni anno una grande città di pan di zenzero.
Le tradizioni natalizie in Svezia
In Svezia le celebrazioni natalizie cominciano il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia. In questo giorno, come da tradizione, le ragazze primogenite di ogni famiglia si vestono da Lussebruden (sposa Lucia), indossando un lungo abito bianco con una fusciacca rossa in vita. In testa portano una coroncina di ramoscelli di mirtillo rosso in cui sono intrecciate delle candeline accese (in epoca moderna spesso sostituite da candeline elettriche più sicure). La festa di Natale vera e propria si celebra il 24 dicembre con la tradizione del Julbord, un fastoso buffet. Il giorno successivo è in genere dedicato al riposo.
La ricerca della Stella Cometa in Polonia
Le usanze natalizie in Polonia sono molto sentite. Si comincia la Vigilia di Natale con le donne che cucinano, gli uomini che decorano l’albero di Natale e i bimbi che hanno un compito molto importante: stare alla finestra e scrutare l’orizzonte alla ricerca della prima stella della sera, un riferimento alla Stella Cometa che guidò i Re Magi fino a Gesù.
Quando appare la prima stella la famiglia può mettersi a tavola; dopo cena avviene lo scambio dei regali. Un’usanza antica ancora presente in alcuni paesi della Polonia è quella dei kolędnicy, un gruppo di persone vestite da personaggi biblici che vanno di casa in casa per esibirsi, chiedendo in cambio una mancia e dei dolci.
I ragni di Natale in Ucraina
Può sembrare strano, ma in Ucraina gli alberi di Natale più tradizionali sono decorati con ornamenti che somigliano a scintillanti ragnatele. Questo deriva da una leggenda: una povera donna non si poteva permettere le decorazioni per il proprio albero di Natale. Dopo essere andata a letto con i rami dell’albero ancora spogli, la donna si svegliò la mattina e trovò l’albero decorato dai ragni di casa, che vi avevano intessuto splendide ragnatele, che alla luce dell’alba splendevano come fili d’argento.
Il campanellino di Gesù Bambino in Ungheria
In Ungheria i grandi alberi di Natale vengono decorati con gli szaloncukor, cioè le tipiche caramelle rivestite di carta colorata, con noci dorate, candele e fiocchi. Il tutto avviene di nascosto dai bambini: quando l’albero e pronto con tutti i regali sotto, il suono di un piccolo campanello annuncia che Gesù Bambino è passato e che quindi la festa può cominciare. Dopo aver scartato i regali si consuma la cena, spesso a base di pesce, che si conclude con i tipici dolci ungheresi. A mezzanotte si intona l’inno nazionale, poi tutta la famiglia si reca alla messa di Natale.
Il Krampus in Germania
In Germania (ma anche in Austria, in Ungheria e in alcuni Paesi dell’Est Europa, in cui prende nomi diversi) c’è la figura del Krampus, un demone con le sembianze di un caprone che punisce i bambini che non si sono comportati bene, mentre Babbo Natale premia quelli “buoni” con doni e dolcetti.
In genere il Krampus si limita a spaventare i bambini con il suo aspetto, ma secondo alcune leggende i più cattivi vengono chiusi in un sacco e portati via. All’inizio di dicembre, in alcuni Paesi, gli adulti usano travestirsi da Krampus e girare per le strade della città.
Cantare con un teschio di cavallo in Galles
Una tradizione natalizia gallese è chiamata Mari Lwyd (giumenta grigia): in dicembre o in gennaio alcuni cantori girano porta a porta per cantare cori natalizi. La particolarità è il loro abbigliamento, che consiste in un lenzuolo decorato con una campana e in un bastone che regge un vero teschio di cavallo.
Dopo aver cantato, il gruppo sfiderà gli abitanti della casa in una gara di insulti in rima, rigorosamente in gallese, poi si mangia tutti insieme.
Il tronco di Natale in Spagna
In diverse zone della Spagna i regali di Natale non sono portati da Babbo Natale ma da Tìo de Nadal o Tronco di Natale, un pezzo di legno che spesso viene decorato con faccia e piccole gambe. Questo strano personaggio non si limita a portare i regali, ma viene nutrito e riscaldato dalla famiglia fino al giorno della Vigilia.
In questa occasione viene messo sul camino e percosso finché non fa la popò sotto forma di regali e caramelle. Da qui viene il suo soprannome: Caga Tìo, ovvero tronco che fa la cacca.
Come si festeggia il Natale in Africa?
In alcuni Paesi africani la presenza di missionari cattolici ha portato con sé la tradizione del Natale, che qui viene però festeggiato in maniera diversa. In Nigeria, ad esempio, nei giorni che precedono il Natale le ragazze vanno di casa in casa ballando e cantando accompagnandosi con i tamburi, mentre dopo Natale sono gli uomini a coprirsi il viso con maschere di legno e ad esibirsi. Non manca l’albero di Natale, che però spesso consiste in un arco di foglie di palma intrecciate, decorato con fiori bianchi.
La festa di Natale in Giappone
Il periodo di Natale è molto sentito in Giappone, ma non viene percepito come una festa religiosa ma come un periodo di felicità diffusa. Così il 24 dicembre innamorati e famiglie con bambini piccoli escono a cena per mangiare pollo fritto a la Christmas Cake, un torta di pan di Spagna con panna montata e fragole, spesso con un’immagine di Babbo Natale che qui viene chiamato Santa San.
Natale in spiaggia in Australia
Natale in Australia si festeggia durante le settimane estive, quindi non è raro celebrarlo all’aperto o addirittura al mare, facendo il bagno. Una delle tradizioni natalizie più sentite in Australia è Carols by Candlelight: centinaia di persone si radunano di notte per accendere candele e cantare inni natalizi. A Melbourne, invece, nella Sydney Myer Music Bow, la notte delle Vigilia di Natale le persone si radunano per un pic nic sull’erba mentre ascoltano un concerto eseguito da diversi cantanti.
In copertina foto di Monstera Production da Pexels