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Quello che ci avvicina al Natale è un periodo davvero magico, soprattutto per i nostri bambini che aspettano con ansia questa giornata di festa. Perché non rendere ancora più affascinante l’attesa con l’aiuto dell’elfo di Natale?
Elf on the shelf: chi è l’elfo di Natale?
The elf on the shelf, letteralmente “l’elfo sulla mensola” è una tradizione statunitense riportata in auge nel 2004 da un libro per bambini: “The Elf on the Shelf: A Christmas Tradition”, che ha raccolto premi e riconoscimenti negli Stati Uniti. In breve, l’elfo di Natale è un esserino che compare prima di Natale nelle nostre case, tradizionalmente il Giorno del Ringraziamento (anche se in Italia si può scegliere l’1 dicembre) e che osserva il comportamento dei bambini per tutto il giorno.
Di notte, poi, torna da Babbo Natale e gli racconta se i bambini si sono comportati bene oppure no. La mattina torna nelle nostre case, e qui viene la parte più divertente: i bambini dovranno trovarlo in giro per casa e scoprire le eventuali piccole marachelle che ha combinato mentre loro dormivano. Il piccolo elfo rimane fino alla vigilia di Natale quando, esaurito il suo compito, tornerà al Polo Nord insieme a Babbo Natale.
Le regole del gioco e come arriva l’elfo di Natale?
Ci sono delle piccole regole che rendono il gioco più interessante, ma che ogni famiglia potrà personalizzare a seconda delle proprie esigenze e preferenze. Per esempio, l’elfo acquisterà la sua magia solo se gli verrà dato un nome e non dovrà mai essere toccato durante il giorno, quando l’elfo resta immobile. Alcune famiglie dispongono di una “porticina magica” attaccata alla parete con cui l’elfo può andare e tornare dal Polo Nord per parlare con Babbo Natale. Un’alternativa è metterlo in una scatola di cartone con indirizzo di spedizione dal Polo Nord:
Cosa dicono gli esperti?
Per molti esperti questa tradizione può avere dei risvolti positivi per i nostri bambini: può essere un modo per trascorrere del tempo con i genitori, ad esempio cercando l’elfo tutte le mattine e scoprendo le sue imprese notturne, ma anche un modo per aiutare il bambino a sviluppare il senso di responsabilità per le proprie azioni. Secondo altri, invece, un elfo che spia ogni azione dei bambini per riferirla a Babbo Natale nell’ottica di ricevere o di farsi negare dei regali non è educativa. Il fatto che ad un certo punto l’elfo sparisca, poi, può addolorare i bambini più piccoli.
Il parere della psicologa su questa tradizione natalizia
Come abbiamo visto, il tema può essere considerato un po’ controverso. Abbiamo chiesto il parere della psicologa Giulia Vistalli sulla questione.
Quali vantaggi ci sono a seguire questa tradizione per i bambini?
L’elfo di Natale può essere considerato un’innovazione nella tradizione, nel senso che l’elfo è un personaggio già noto nelle varie raffigurazioni che riguardano il Natale; l’innovazione consiste proprio nel far proseguire per più giorni questa immaginazione. Mi sembra che ci siano molti vantaggi, non solo per i bambini ma anche per i genitori, che possono trovare un’occasione per passare il famoso tempo di qualità con i bambini immergendosi nel loro mondo fatto di fantasia e di immaginazione. Il vantaggio principale forse è proprio questo: aiutare i genitori ad accostarsi meglio al mondo dei bambini e fare un’attività divertente insieme.
Come evitare di farli spaventare?
Ogni bambino è a sé e quindi spetta al genitore essere la parte responsabile di questo gioco. In che modo? Osservando la reazioni nei primi giorni e cercando di modulare sulla base della sua risposta le attività dei giorni successivi. Se quindi si nota che il bambino si spaventa o diventa ansioso oppure viene turbato dalle marachelle dell’elfo, forse è meglio ridurle e lasciare che l’elfo di Natale sia semplicemente un’attività di nascondino o di caccia al tesoro, che consiste nel trovare dove l’elfo si è andato a nascondere, ad esempio, oppure quali oggetti della casina si sono magari modificati o quali oggetti di casa si sono spostati, ma senza dare troppa enfasi alle mascalzonate dell’elfo.
Come rendere piacevole l’atmosfera al risveglio?
I bambini spesso hanno bisogno che gli si parli, che gli vengano anticipati gli scenari che andranno ad affrontare. Cercate sempre di utilizzare un linguaggio molto semplice e spiegate al bambino che cosa succederà, quindi che potrà capitare che l’elfo durante la notte si muova e che ci potrebbero essere delle sorprese. È importante affrontare questa situazione con un sorriso e con tranquillità, senza proporre noi delle paure al bambino o far sentire una nota di rimprovero nel gioco; l’obiettivo è quello di cercare di trasmettere un po’ di leggerezza in questa attività da fare insieme.
Come realizzare l’elfo di Natale
L’elfo di Natale può essere un pupazzetto acquistato in negozio oppure online, ma può anche essere realizzato con il fai da te. Oltre alle versioni più tradizionali, possiamo provare a costruirlo con materiali di riciclo per un risultato unico e originale.
Con i rotoli di carta igienica
Rivestite il rotolo di carta igienica con della carta verde, rossa, blu o gialla che rappresenti il vestito dell’elfo oppure dipingetelo, poi passate ai dettagli: una sciarpina di stoffa oppure di cartoncino, un cappellino con pon pon in tinta, bottoni dorati, una bella cintura e tutto quello che la fantasia vi suggerisce per rendere più bello il vostro elfo. Non dimenticate di incollare delle belle orecchie a punta!
Con tappi di sughero
In questo caso il procedimento è simile, ma ad essere decorato sarà un tappo di sughero al posto del rotolo di carta igienica. Per dipingerlo potete usare le tempere oppure i pennarelli, per poi passare alle decorazioni che preferite.
Con le pigne
L’elfo di Natale con le pigne è un’idea davvero originale e molto natalizia. Prendete una pigna e incollatevi in cima una pallina di legno che sarà la testa dell’elfo e che dovrà essere opportunamente disegnata. Con l’aiuto di un po’ di colla a caldo, “vestitela” con del pannolenci, senza dimenticare sciarpa e capello, che possono essere sempre in pannolenci. Lasciate libera la fantasia per i dettagli!
Dove farlo trovare ai bambini?
La mattina i bambini potranno trovare dei piccoli disastri combinati dall’elfo durante la notte, come ad esempio il presepe in disordine, le decorazioni dell’albero di Natale per terra, scarpe mescolate e messe in disordine oppure oggetti nascosti.
Non a tutti i genitori piace questo aspetto, ma sarà altrettanto divertente partire ogni mattina alla ricerca dell’elfo e trovarlo in situazioni buffe. Scatenatevi con la fantasia e provate a immaginare quali dispetti renderanno più divertente il risveglio del vostro bambino. Provate a inventare posizioni e nascondigli insoliti per il vostro elfo oppure pensate a qualche trovata originale che scatenerà ogni giorno nuova curiosità nei vostri bambini.
Qualche esempio?
- l’elfo appeso al lampadario, allo specchio, alla cappa della cucina o dove vi suggerirà la fantasia;
- nel cassetto delle posate, sdraiato tra cucchiai e forchette;
- nel cestello della lavatrice;
- in frigorifero, alla ricerca del freddo polare di casa sua, magari avvolto in una piccola coperta;
- sul divano con pop corn e telecomando, intento a guardare i suoi programmi tv preferiti;
- fuori dalla finestra con un cartello in mano che recita: Aiuto, sono rimasto chiuso fuori!
- sul lavandino mentre “sporca” tutto con il dentifricio;
- mentre gioca o legge una storia ai peluche;
- nascosto in mezzo all’argenteria e i soprammobili della mamma;
- l’elfo con in mano una carota e il bigliettino Ho rubato il naso al pupazzo di neve!
- incastrato in un barattolo o infilato nelle scarpe;
- sommerso di carte di caramelle.
In copertina foto di Pamjpat da Pixabay
Il nostro video
Abbiamo girato un video su come preparare i dispetti del piccolo elfo ai bambini durante l’Avvento, super utile per tutti i genitori e pieno di tante idee divertenti e buffe!