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Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, un giorno molto importante che va comunque spiegato ai bambini per trasmettere loro valori fondamentali. Sicuramente è non facile da spiegare, ma oggi risulta più che mai necessario per non smettere di imparare dal passato e formare al meglio le generazioni del domani.
Questa giornata viene ricordata in tutto il mondo perché in questo giorno, nel 1945, ci fu la liberazione dei superstiti del campo di concentramento di Auschwitz e in questa giornata vengono commemorate le vittime dell’Olocausto condotto durante la Seconda Guerra Mondiale da nazisti e fascisti nei confronti degli ebrei, dei dissidenti e di altre minoranze.
Si tratta di una ricorrenza e un’occasione importante per riflettere, tenere viva e onorare la memoria di quanti persero la vita in quel terribile periodo storico. Ecco perché, in occasione di questa giornata, è fondamentale spiegare ai bambini in modo delicato ma sincero, il reale significato di questa preziosa ricorrenza.
Quali concetti spiegare ai bambini, in base all’età
Approcciare l’argomento Giorno della Memoria, così come abbiamo già visto con la guerra, con i più piccoli non è così semplice e immediato. Possiamo iniziare a parlarne dando il giusto valore a questo giorno, raccontando che è stato istituito con l’intento di onorare e tenere vivo il ricordo di vittime innocenti di una guerra senza senso. Con i più grandicelli possiamo anche introdurre concetti più complicati e “crudi” quali Olocausto, campi di concentramento e persecuzioni razziali.
Ovviamente, già in queste poche righe abbiamo toccato tematiche estremamente delicate e utilizzato una terminologia nella maggior parte dei casi difficile da “maneggiare” con i più piccoli. Ecco perché, spiegare con calma e modulare al meglio le argomentazioni è fondamentale per permettere ai bambini di ogni età di comprendere il valore di una giornata di commemorazione.
Permettiamo loro di assimilare l’importanza del ricordo e lavoriamo per far sì che una ricorrenza così significativa possa risultare fondamentale per trarre insegnamenti preziosi, come la diversità, la pace e il rispetto verso il prossimo.
Una buona idea potrebbe essere quella di raccontare storie di coraggio e solidarietà, facendosi aiutare dai numerosi libri sul tema (L’amico ritrovato, Il diario di Anna Frank, giusto per citare quelli che con maggiore facilità possiamo trovare sugli scaffali delle nostre librerie di casa).
Usiamo termini semplici e rispondiamo in modo sincero a tutti i loro perché, magari stringendoli nel mentre in un abbraccio. È fondamentale, infatti, non sminuire l’accaduto e sottolineare l’insegnamento che questa triste storia ci lascia, accompagnando i bambini a ragionare sul suo reale valore.
Attraverso le gesta di persone che hanno aiutato gli altri, che hanno difeso i diritti umani e che hanno resistito all’ingiustizia, possiamo invogliare i bambini a essere più gentili, compassionevoli e a opporsi all’ingiustizia. Se ne hanno voglia, poi, permettiamo ai piccoli di esprimersi anche attraverso il disegno e lasciamo che esternino le proprie emozioni in libertà. In questo modo, agevoleremo la loro comprensione della storia e stimoleremo lo sviluppo del loro senso di empatia, tolleranza e accettazione degli altri.
Spiegare il Giorno della Memoria a bambini in età prescolare
Ma è davvero possibile affrontare il tema della Giornata della Memoria in età prescolare ? In un certo senso, sì. Infatti, possiamo sfruttare la ricorrenza presentandola in modo semplificato come un giorno importante in cui si ricordano le storie del passato per capire meglio valori come la gentilezza e l’amicizia. Il Giorno della Memoria diventa così occasione per socializzare e capire la ricchezza che si cela dietro le diversità e ogni gesto gentile. Per dare un segno tangibile, fin da questa età, possiamo decidere di accendere insieme una candela, o più.
Come spiegarlo a bambini dai 7 ai 10 anni
Per i bambini che frequentano la scuola primaria possiamo introdurre il concetto di “periodo difficile” della storia e quello di Olocausto, facendo riferimento alla Seconda Guerra Mondiale e alle tante ingiustizie che questa portò con sé per moltissime persone. Anche in questo caso, tratteggiato il contesto, è fondamentale focalizzare l’attenzione sul valore del Giorno della Memoria come insegnamento al rispetto degli altri e al cercare di dire no a comportamenti sbagliati.
Bambini dagli 11 ai 14 anni
Con i ragazzini di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, affrontare il tema Giorno della Memoria vuol dire condividere in modo più esplicito la sofferenza che le popolazioni perseguitate vissero sulla propria pelle durante l’Olocausto. Al tempo stesso, è importante ripercorrere l’intera serie di avvenimenti che condusse a quel periodo buio e far capire loro il peso reale di scelte sbagliate e le conseguenze che queste hanno comportato.
Questo è importate per permettere ai bambini di crescere come persone e cittadini onesti e rispettosi. Si può discutere insieme su come contrastare comportamenti poco equi e giusti, consultare i libri di storia, guardare film sul tema come La vita è bella di Roberto Benigni e, soprattutto, ragionare per promuovere la diversità, lavorando insieme anche nei piccoli gesti di ogni giorno per un mondo più inclusivo.
Ragazzi oltre i 15 anni
Continuare a onorare al meglio il Giorno della Memoria, condividendolo con le ragazze e i ragazzi anche durante l’adolescenza (e oltre) è molto importante. Parlare con loro, avviare un confronto costruttivo sul tema, magari organizzare una visita nei luoghi della memoria, permette di percepire al meglio il valore di questa ricorrenza e contribuisce in modo decisivo nel percorso di crescita di giovani donne e giovani uomini retti e consapevoli del valore della vita e del rispetto degli altri.
Perché è importante spiegare il Giorno della Memoria ai bambini
Si tratta di una spiegazione necessaria e cruciale per diversi motivi. In prima battuta, perché, come detto, contribuisce a plasmare la loro comprensione del mondo, promuovendo valori fondamentali e offrendo lezioni preziose sulla storia e sull’umanità. Offre loro l’opportunità di capire quanto possano essere gravi le conseguenze dell’odio, della discriminazione e dell’intolleranza. Insegnare che l’ignoranza e la mancanza di rispetto per la diversità possono portare a conseguenze devastanti è fondamentale per formare cittadini responsabili e consapevoli.
Raccontare storie di coraggio e solidarietà stimola, poi, sentimenti di vicinanza e comprensione per coloro che hanno sofferto, incoraggiando i bambini a sviluppare un senso di empatia verso gli altri e ad apprezzare il valore dell’aiuto reciproco nella costruzione di una società migliore. Illustrando come la diversità culturale, religiosa ed etnica sia preziosa, riusciamo a promuovere il rispetto per le differenze e a contrastare la discriminazione. Questo contribuisce a formare individui aperti mentalmente e pronti a celebrare la pluralità e la diversità come valori preziosi.
La spiegazione del Giorno della Memoria ai bambini concede, infine, la possibilità di parlare di diritti umani e della loro difesa, così da permettere ai più piccoli di comprendere come ogni individuo abbia il diritto di essere trattato con dignità e rispetto. Perché spiegare il Giorno della Memoria ai bambini non è solo un atto educativo essenziale, ma un vero e proprio investimento nel futuro.
In copertina foto di igorovsyannykov via Pixabay.com