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Gli incidenti che coinvolgono i bambini sono numerosi e la maggior parte si verifica proprio tra le mura domestiche. Tra le cause più frequenti vi sono le cadute e il soffocamento da corpi estranei. Seguono le ferite da taglio e gli schiacciamenti. Molte di queste evenienze sono evitabili con l’accortezza e il buon senso ma altre possono accadere a qualsiasi genitore, persino al più attento e rigoroso.
Il primo intervento
In questi casi, la prima cosa da fare è generalmente chiamare il pronto soccorso pediatrico ma, spesso, occorre intervenire tempestivamente da soli. Prendiamo per esempio il caso del soffocamento: aver imparato le tecniche di disostruzione pediatrica può salvare la vita al bambino.
Prevenzione a scuola
La Federazione italiana medici pediatri, insieme al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e con l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, ha stilato un protocollo per formare il personale A.T.A. (tutte le persone, docenti e non, che hanno a che fare con i bimbi ogni giorno nelle scuole) sui temi del pronto soccorso pediatrico, in particolar modo sulla disostruzione.
Ultraviolet, la nuova app per i genitori
Sempre sotto la guida della Federazione italiana medici pediatri nasce una nuova app, dedicata ai genitori: Pediatri. Acquistabile su GooglePlay, iTunes e Amazon, l’app di Ultraviolet è un alleato non soltanto per i genitori ma anche per i nonni, le baby-sitter e chiunque altro lavori a stretto contatto con bambini e adolescenti (insegnanti, educatori).
Di che cosa si tratta
Questa app che consiglia sul da farsi in situazioni di emergenza: in casa, in un’aula scolastica, per strada… ogni possibile situazione di rischio è presa in considerazione. Suddivisa per categorie, catalogabili e in evidenza a seconda delle esigenze soggettive, l’app Pediatri illustra i sintomi e spiega che cosa fare ma soprattutto cosa non fare in determinate situazioni: per esempio, se un bambino sta soffocando non bisogna mai infilargli le dita in bocca o in gola, comportamento molto frequente soprattutto tra i nonni in preda allo spavento.