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Quando nasce un bambino, i padri in un primo momento sono euforici e assistono con stupore e ammirazione alla magia del rapporto madre – figlio. Questo sentirsi “spettatore”, però, con il tempo potrebbe far sorgere nel papà un senso di frustrazione e di esclusione che si manifesta, ad esempio, con la fatica a giocare con il neonato quando è più grandicello o a prendersi cura di lui.
Per fare un po’ di chiarezza e dare qualche utile indicazione a neo papà e futuri papà, abbiamo chiesto qualche consiglio alla Dottoressa Giulia Vistalli, psicologa psicoterapeuta analista junghiana esperta in tecniche di rilassamento e di relazione mamma e bambino. I neo papà, ad esempio, possono aiutare la mamma al momento dell’allattamento o dar da mangiare al piccolo se è allattato con il biberon, coccolarlo, imparare l’uso della fascia per incentivare il contatto fisico e far sentire il bimbo al sicuro oppure fare insieme un corso di acquaticità. Tutte queste attività aumenteranno la complicità tra papà e neonato e giocare insieme sarà spontaneo e divertente per entrambi.
I segreti del rapporto tra papà e neonato
A volte il rapporto con il papà, per un neonato, non è così immediato come quello che si instaura con la mamma. Il papà si infatua subito del suo bambino, ma dato che il suo sentimento non viene immediatamente corrisposto perché all’inizio per il neonato è essenziale solo la figura materna, il suo innamoramento va gradualmente scemando. Il papà può avvertire un senso di distacco, dal punto di vista del coinvolgimento emotivo, fino a vedere il piccolo come una specie di “estraneo” o addirittura di “intruso”.
Questo senso di distacco si potrebbe percepire in diversi momenti della giornata, per esempio nel momento del gioco: il papà non riesce a giocare con il piccolo perché non è abituato in quanto fino ad allora ha passato poco tempo con lui. Inoltre, se trascorre poco tempo con il neonato, il neopapà si può sentire più impacciato nel prendere in braccio il bebè o nel cambiargli il pannolino e si trova spaesato di fronte ai suoi pianti improvvisi. Come fare per evitare questa situazione?
“Quando nasce un bambino i neo papà si ritrovano in un mondo nuovo – spiega la dottoressa Giulia Vistalli – a differenza della mamma infatti non hanno sperimentato il cambiamento graduale del proprio corpo.
Il rapporto di un padre con un neonato è modulato da molti aspetti anche di natura culturale: spesso fino a poco tempo fa la cura e la gestione dei bambini piccoli era di competenza esclusivamente femminile. Pensiamo alla sala parto, dove spesso padri rimanevano fuori e all’interno stavano la mamma con l’ostetrica e altre figure femminili.
Oggi i ruoli e i tempi sono cambiati e la presenza dei papà è un elemento di sostegno fondamentale per le mamma, che spesso si trovano sole senza l’appoggio di una famiglia vicina o una rete che le sostenga.
E’ necessario provare a includere il papà sin dalla gravidanza attraverso corsi preparto, dove ora possono prendere parte, così come nei preparativi. Svolgere insieme i preparativi per l’arrivo del nascituro, come preparare la cameretta o allestire tutto l’occorrente insieme può aiutare a dare un segno concreto dell’arrivo del neonato”.
Come aumentare il coinvolgimento emotivo del papà nei confronti del bambino
Il sentimento di amore verso il bebè andrà comunque via via rafforzandosi con il passare del tempo e la complicità tra padre e figlio si cementerà grazie a momenti ed esperienze vissuti insieme. In altre parole, se per la mamma l’attaccamento nei confronti del figlio è instintuale, per il padre si basa invece sulla reciproca conoscenza e sulla condivisione di momenti ed esperienze.
È bene approfittare di ogni occasione per stare insieme al piccolo: per esempio, dargli da mangiare se il bebè è allattato con il biberon, cambiarlo, coccolarlo, baciarlo. Con il passare dei mesi anche tra padre e figlio si instaurerà un rapporto di complicità.
“Quando il bambino nasce è importante aiutare il papà a sentirsi coinvolto, poiché ci sono spesso delle insicurezze legate alla novità – afferma ancora la dottoressa Vistalli – spiegare il giusto modo per tenerlo in braccio sostenendogli la testa, farsi aiutare nella preparazione del bagnetto, coccolarlo senza scuoterlo, oppure portarlo a fare delle passeggiate con il passeggino. Il papà può tarare su di sé i compiti e può essere aiutato dalla mamma in questo. Scoprire di riuscire a interagire con il neonato aiuta entrambi a creare un buon legame. Se la mamma allatta il compito primario è aiutare la mamma sostenendola, preparandole delle tisane e alleggerendole le altre mansioni di casa.
Il papà può costituire nel tempo una figura di caregiver solida e presente come la mamma. Nei primi mesi quando il neonato non dorme o mangia il papà può allestire una piccola palestrina con un tappetone e coinvolgerlo in semplici giochi con i sonagli o pupazzi o mostrargli libricini in bianco e nero per stimolare lo sviluppo della vista ad esempio.
Il lavoro può portare i papà fuori molto a lungo ed è importante che nel poco tempo che sono a casa possano creare un piccolo rituale per passare del tempo con il piccolo e instaurare un buon legame con lui. I padri possono anche imparare l’utilizzo della fascia, per agevolare le mansioni avendo le mani libere o le uscite fuori casa; il contatto fisico può aiutarli a farli sentire più sintonizzati e il bambino protetto e al sicuro. Con il passare dei mesi e più sicurezza nella gestione papà e bimbo possono fare insieme anche attività sportive, come i corsi di acquaticità.
Insomma i modi per sviluppare un legame con i papà sono molti e, come afferma Pellai, nel suo albo illustrato: Le mani di un papà sono come ali, sempre pronte a far spiccare il volo: il suo bimbo grazie a quelle mani, non sarà mai spaventato o solo”.
In copertina foto di PublicDomainPictures da Pixabay
In breve
Spesso i neonati hanno un rapporto privilegiato con la mamma e quando arriva il momento del gioco molti papà faticano a giocare con il bimbo. Quello con il padre è un rapporto che si costruisce nel tempo: ecco alcuni consigli per aumentare la fiducia e la complicità tra padre e figlio.