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Si parla spesso di quanto sia importante la stabilità emotiva della madre e la sua capacità di trasmettere al proprio figlio la maggior tranquillità possibile, in gravidanza e anche dopo, per garantirgli una crescita e uno sviluppo mentale migliori. Il padre in questo sta un po’ dietro l’angolo. Oggi una ricerca della Michigan State University, pubblicata su “Infant and Child Development”, dimostra invece che anche il papà stressato può incidere negativamente sullo sviluppo del bambino.
Analizzate più di 700 famiglie
I ricercatori hanno analizzato il comportamento dei padri in 730 famiglie, attraverso questionari proposti a entrambi i genitori per valutare eventuali problemi mentali, il livello di stress, il rapporto relazionale con i figli. È emerso che quando il papà è stressato le conseguenze si fanno sentire anche sullo sviluppo cognitivo e del linguaggio dei propri figli, soprattutto tra i due e i tre anni.
Effetti diversi tra maschi e femmine
Lo stato d’animo e i problemi psicologici e di relazione del papà stressato, peraltro, ha effetti diversi a seconda se i figli sono maschi o femmine. È stato dimostrato, infatti, che i maschi percepiscono maggiormente lo stress del papà e che ciò si ripercuote soprattutto sui problemi del linguaggio.
Importanti entrambi i genitori
I bambini hanno bisogno della guida genitoriale. I papà hanno un ruolo fondamentale nella formazione dei figli. Non si vuole certo minimizzare il contributo delle madri alla vita familiare, ma evidenziare l’importanza anche del padre nello sviluppo dei figli. Più un bambino vive serenamente il rapporto con entrambi i genitori, più sarà in grado, crescendo, di instaurare relazioni serene e stabile.