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Dopo l’arrivo di un bebè, non solo la mamma, ma anche il papà può avere difficoltà a trovare un po’ di tempo libero. Spesso, poi, in quei piccoli spazi che riesce a ricavare diventa pigro: invece di dedicarsi alla famiglia o alle attività che gli piacciono, finisce con il poltrire sul divano.
All’inizio è normale volersi riposare
Nelle prime settimane dopo la nascita del piccolo, non appena si riesce a ritrovare parte dei propri spazi, è normale sentire l’esigenza di riposarsi. Poi, però, il papà non ha più giustificazioni per essere troppo pigro. È vero che il tempo libero è fatto anche per riposarsi, ma le maratone davanti alla tv o nel letto non possono essere le sole attività extra. Quando il bambino inizia a crescere e la famiglia comincia ad acquisire i nuovi ritmi e le nuove abitudini, il papà dovrebbe ritornare a essere attivo anche nei momenti liberi.
Giocare e stare insieme al piccolo
L’ideale sarebbe sfruttare il tempo libero per stare il più possibile con il figlio. Il bambino non ha bisogno di un papà pigro, ma di un papà presente, che giochi con lui, lo porti al parco o a passeggio, gli legga una fiaba o gli insegni a fare le costruzioni. La figura paterna, infatti, costituisce uno stimolo e sprona il bimbo ad aprirsi verso gli altri.
Non trascurare la compagna
Anche la compagna necessita di attenzioni. Sì, dunque, a organizzare gite e attività che coinvolgano tutta la famiglia, ma anche a concedersi dei momenti “a due”. Cene romantiche, piccole fughe di coppia, un corso di ballo per mamma e papà cementano l’unione e rafforzano l’affiatamento.
Un piccolo spazio tutto per sé
Infine, è importante che il papà trovi dei momenti anche da dedicare alle sue attività preferite. Giocare a calcetto con gli amici, andare in palestra, fare un giro in bicicletta sono tutte “distrazioni” concesse, anzi consigliate: diventare padri non significa smettere di essere uomini con i propri interessi.