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Il papà è arrabbiato con il bambino e urla? Niente di più facile, specie se il piccolo lo esaspera con continui capricci e lui è stanco dopo una giornata di lavoro.
Cercare di mantenere la calma
Certo in queste circostanze è difficile mantenere la calma quando si è stanchi, il papà deve però ricordare che i capricci del piccolo sono sempre espressione di una richiesta ben precisa e il mostrarsi arrabbiato con il bambino non è certo la risposta che il piccolo si aspetta da lui! Quasi sempre, infatti, il piccolo cerca di ottenere una risposta ai suoi bisogni. Lo scambio con i genitori è una precisa necessità per il bambino e sarebbe però un errore soddisfare solo le sue richieste materiali, come dargli da mangiare. È importante invece ricordare che, anche se molto piccolo (intorno all’anno e mezzo di età), il bimbo è in grado di capire un divieto se gli viene spiegato in modo chiaro. Anche per questo mostrarsi arrabbiato con il bambino è una modalità sbagliata per il papà di rapportarsi al figlio. Spesso, infatti, un capriccio o una disubbidienza mascherano un profondo bisogno di attenzione del bambino e rispondere con una sgridata a questa richiesta d’affetto rischia solo di provocare altri atteggiamenti di sfida, con il rischio di innescare un circolo vizioso da cui spesso si esce con una sculacciata.
Il comportamento giusto da tenere
In queste circostanze, invece, il papà dovrebbe riuscire a essere forte, senza alzare la voce e, men che meno le mani! Bisogna fare capire al bambino con calma e serenità che quello che non va bene non è lui, ma il comportamento che sta tenendo il quel momento. Se poi il papà, dopo averlo sgridato con le dovute maniere, riesce anche a trovare il tempo, nonostante la stanchezza, di giocare un po’ con lui, il bambino capirà che il suo papà non è arrabbiato e gli vuole sempre bene.