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In Italia, nonostante i papà siano sempre più attivi e coinvolti nella crescita e nella cura quotidiana dei propri figli, sono ancora le madri a occuparsi pienamente dei bebè. Proprio per adeguarsi agli standard europei, l’Italia sta cercando di invertire questa tendenza attraverso l’introduzione di un’estensione del congedo parentale ai neopapà.
Fatti passi avanti
Grazie al Jobs Act D. lgs 148/2015 sono state rese strutturali e permanenti le nuove regole in materia di congedi parentali a ore, come riformate dal precedente D. lgs 80/2015 che inizialmente le aveva previste in via sperimentale al solo anno 2015. Anche ai neo papà, quindi, è oggi riconosciuto il congedo parentale a ore per dedicarsi ai propri figli, ed è applicato anche in caso di adozione o affido. Questi decreti prevedono, in pratica, che alla mamma e al papà, entrambi lavoratori dipendenti, possa essere concessa la fruizione del congedo in modalità oraria, anche in assenza di contrattazione collettiva o di livello aziendale. Entrambi, cioè, possono presentare domanda di congedo parentale a ore all’Inps anche quando nel Ccnl non è espressamente prevista tale modalità di fruizione.
Riconosciuti i contributi figurativi
Si tratta di un’importante agevolazione che consente ai genitori dipendenti un’astensione dal lavoro su base oraria pari alla metà delle ore medie giornaliere lavorate e pagate nel mese precedente all’inizio del congedo parentale. La riforma prevede, inoltre, che non possano essere cumulati al congedo a ore altri permessi o riposi disciplinati dal T.U. Anche ai neo papà è concesso, quindi, il congedo parentale a ore per dedicarsi ai figli e le ore di congedo sono coperte da contribuzione figurativa Inps.
La circolare dell’Inps
Poiché la normativa in materia è stata introdotta da poco tempo ed è vasta la complessità della disposizione e dei diversi casi di applicazione, l’Inps ha chiarito con la circolare 151/2015 che in questa fase iniziale il calcolo e l’indennizzo del congedo parentale a ore avverrà su base giornaliera anche se la fruizione sarà oraria. Nel nostro Paese solo il 14% dei padri, finora, ha usufruito dei permessi. Nell’86% dei casi sono le mamme a chiedere il congedo parentale per far fronte alla cura dei bambini. Non sono ancora disponibili dati su cui riflettere e fare previsioni, ma la possibilità introdotta dal Jobs Act in Italia di usufruire del congedo a ore potrebbe essere di aiuto alle famiglie e concedere ai padri la possibilità di garantire una maggior presenza in famiglia.