Asilo nido: coinvolgere anche il papà

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/10/2015 Aggiornato il 09/10/2015

Anche i papà dovrebbero partecipare attivamente all’inserimento all’asilo nido. Ecco perché

Asilo nido: coinvolgere anche il papà

Non tutte le coppie hanno la fortuna di avere i nonni vicini e disponibili cinque giorni su sette. Così, quando la maternità e il congedo parentale finiscono, sono costretti a ricorrere a ricorrere ad altre figure che possano prendersi cura dei bebè mentre loro sono al lavoro. In molti casi optano per l’asilo nido. Si tratta sicuramente di una soluzione valida e comoda. Ma non sempre tutto fila liscio, specialmente all’inizio. L’inserimento, infatti, costituisce un momento molto delicato per tutti, specialmente per il piccolo, ecco perché è bene effettuarlo rispettando alcuni semplici regole.

Non sottovalutare le difficoltà dei bambini

In genere, i bambini sono abitudinari e amano molto le routine consolidate. Per questo, non sempre accettano di buon grado l’inserimento all’asilo nido. Fra l’altro, questo cambiamento è particolarmente complesso: il bebè, infatti, deve passare da giornate trascorse a stretto contatto con la mamma o con una figura famigliare ad altre lontano da casa, alla presenza di altri bambini e adulti sconosciuti. I genitori non devono sottovalutare le eventuali difficoltà del figlio, pensando che si tratti di semplici capricci: in molti casi, il malessere è reale e può peggiorare se viene ignorato. Fra l’altro, così facendo si rischia di compromettere tutta la carriera scolastica del bambino. “Infatti, l’inserimento all’asilo nido è importantissimo nella vita di un bimbo e determina il rapporto che avrà con la scuola anche in futuro” ha spiegato Silvia Amendola, psicologa dell’età evolutiva dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma.

Per il papà è più facile lasciare il piccolo 

Come fare, dunque, per rendere l’inizio dell’asilo nido un’esperienza piacevole e non traumatica? Innanzitutto, è bene che non si occupi di tutto la mamma. È giusto che anche i papà prendano parte all’inserimento. Fra l’altro, in genere per un uomo è più facile lasciare il piccolo fra le braccia della maestra, mentre la mamma tende a vivere male il distacco. Anche per i bambini è più facile salutare il papà rispetto alla mamma. In secondo luogo, al mattino è fondamentale chiarire al bambino chi lo andrà a prendere e in quale momento della giornata, per esempio se dopo pranzo o dopo la merenda. In questo modo, il piccolo, durante la giornata può consolarsi al pensiero che il nonno, la nonna, la tata o chi per loro lo andranno presto a prendere e quando arriverà il momento non lo vivrà con sorpresa.

Fidarsi delle maestre

Ci sono genitori che non hanno piacere che il figlio porti i propri giochi al nido. Invece, è una buona abitudine: lasciare che il piccolo scelga un pupazzo, una macchinina o una bambola da prendere con sé significa permettergli di avere un punto di riferimento che lo aiuta negli attimi di sconforto, quando all’asilo si sente solo o spaesato. Non bisogna dimenticare poi di raccontare al piccolo che cosa lo aspetta, evitando però di passare troppe ore a cercare di convincerlo quanto gli piacerà stare al nido. Infine, è importante imparare a fidarsi delle maestre e a parlare con loro di eventuali problemi e creare una serie di gesti abituali, da ripetere in modo uguale ogni giorno.

 

 

 
 
 

In breve

UN AIUTO PER TUTTI I BIMBI

Secondo molti esperti, l’asilo nido favorisce lo sviluppo psicologico dei bambini. “I bambini con disturbi alimentari spesso risolvono i loro problemi con la mensa, un “rito” collettivo che facilita l’adozione di comportamenti corretti. Quelli che hanno difficoltà a rispettare gli orari riescono a migliorare la scansione del ritmo sonno-veglia. Il nido, infine, ridimensiona il senso di onnipotenza che un bimbo che cresce con un adulto alle sue dirette dipendenze può sviluppare. E ne migliora le capacità di espressione” ha affermato l’esperta.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza indietro di 5 giorni secondo l’ecografia e rispetto all’atteso

15/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una differenza di appena 5 giorni tra la settimana di gravidanza individuata in base al calcolo ostetrico (che conta le 40 settimane di gravidanza a partire dalla data di inizio dell'ultima mestruazione) e quanto rilevato dall'ecografia non è significativa, tant'è che non suggerisce di ridatare la gravidanza....  »

Raffreddore perenne e tosse in un bambino di 10 anni

14/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Per quanto strano possa sembrare, a volte certi sintomi manifestati da un bambino già grandicello sono psicosomatici, cioè sono causati da un problema di tipo emotivo-comportamentale.   »

Quanti carboidrati al giorno durante la gravidanza?

11/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Rosa Lenoci

In generale, per le donne in gravidanza, si consiglia un apporto di carboidrati che varia dal 45 al 60% dell'apporto calorico totale giornaliero. Questo significa che se una donna in attesa ha un fabbisogno di 2.200 Kcal al giorno, tra 990 e 1.320 Kcal dovrebbero provenire dai carboidrati.  »

Fai la tua domanda agli specialisti